Una buona notizia. Rispondendo ad una nostra interrogazione del 16 marzo scorso (la 3549/XVI), l’assessore all’Ambiente della Provincia Autonoma di Trento fa sapere che sono in corso trattative per stipulare un accordo di Programma tra il Ministero della Transizione Ecologica, l’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente e l’Agenzia per le Risorse Idriche e l’Energia volto a migliorare la qualità dell’aria in Trentino.
Prendendo esempio da quanto avvenuto in Emilia-Romagna e in Piemonte avevamo fatto presente all’assessore che sarebbe stato auspicabile impostare un sistema di incentivi per sostituire gli impianti di riscaldamento a biomassa, che, oltre ad essere inefficienti dal punto di vista energetico risultano anche estremamente inquinanti, specie per ciò che riguarda la polveri sottili.
L’idea di procedere in questo senso era già stata espressa nel Piano energetico-ambientale provinciale (PEAP) ma non aveva trovato attuazione concreta. Ora risulta che la Provincia sta cercando di trovare un accordo con lo Stato in modo da ottenere le risorse per finanziare la sostituzione delle vecchie caldaie a legna con sistemi più performanti e puliti.
È un passo nella giusta direzione, l’importante però è che alle parole seguano i fatti!
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Segue il testo integrale dell’interrogazione 3549/XVI del 16 marzo 2022 “Previsione di bandi per favorire la sostituzione di vecchi generatori a biomassa con impianti di ultima generazione” e della risposta fornita il 28 aprile scorso:
Il Piano energetico ambientale provinciale al capitolo 8 “Valorizzazione energetica della biomassa legnosa trentina” specifica che l’analisi effettuata per la predisposizione del Piano “considera la disponibilità di biomassa legnosa al 2017, aggiornata al 2020 anche a seguito del Piano d’Azione Post Vaia e delle previsioni per il prossimo triennio, dell’utilizzo degli impianti di teleriscaldamento esistenti e delle proiezioni di settore, nonché degli obiettivi di qualità dell’aria. Questo scenario ipotizza pressoché costante la produzione totale di energia rinnovabile da biomassa locale in termini complessivi sull’intera provincia, in ragione delle, invece, ragionevoli variazioni che possano intercorrere nella mutevole distribuzione di questa produzione da parte dei tra grandi impianti di teleriscaldamento, degli impianti centralizzati di potenza nominale elevata e di quelli di produzione domestica. Lo scenario, infatti, prevede come prioritario un incremento dell’utilizzo di materiale locale da bosco finalizzato alla valorizzazione energetica in impianti centralizzati e di potenza superiore ai 500 kW siti in aree non metanizzate, all’ottimizzazione dell’uso del materiale nelle aree metanizzate e di prossima metanizzazione, e la sostituzione degli impianti domestici”;
la regione Emilia-Romagna il 29/08/2021 ha pubblicato il bando “Bando per la sostituzione di impianti di riscaldamento civile a biomassa” la cui scadenza è stata fissata al 31/12/2023. L’obiettivo è quello di incrementare l’efficienza energetica attraverso la sostituzione dei generatori di calore alimentati a biomassa legnosa con generatori di ultima generazione o con pompe di calore. I generatori ammessi a finanziamento sono quelli aventi potenza al focolare inferiore a 35 kW, caratterizzati da basse emissioni ed alta efficienza, adibiti al riscaldamento domestico. Per i nuovi generatori installati deve essere dimostrata, attraverso la certificazione ambientale (come definita dal D.M. MATTM 7 novembre 2017 n. 186) l’appartenenza alla Classe 5 Stelle.
la regione Piemonte nel luglio del 2021 (BUR n. 28 del 15 luglio 2021) ha pubblicato il bando “Sostituzione generatori alimentati a biomassa legnosa” volto a sostenere i cittadini nella rottamazione di generatori alimentati a biomassa legnosa e nell’acquisto ed installazione di generatori di calore domestici certificati e innovativi, alimentati anch’essi a biomassa legnosa, con potenza al focolare inferiore a 35 kWt. Il contributo a fondo perduto, fino ad esaurimento delle risorse disponibili, verrà riconosciuto in aggiunta al finanziamento assegnato dal GSE e conseguito con il “Conto termico” nell’ambito della linea di intervento 2.B, secondo una modulazione definita nel bando stesso e non oltrepassando la massima copertura dell’investimento;
Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per sapere
- se, coerentemente con gli obiettivi del PEAP, sia in previsione la pubblicazione di bandi per favorire la sostituzione di vecchi generatori a biomassa con impianti di ultima generazione più efficienti dal punto di vista energetico sull’esempio dei provvedimenti adottati dalle regioni Emilia-Romagna e Piemonte;
- se non ritenga di prevedere lo stanziamento di risorse specifiche nella manovra provinciale di assestamento di bilancio 2022-2024 per favorire l’incremento dell’efficienza energetica degli impianti domestici a biomassa legnosa attraverso la concessione di contributi economici per la rottamazione di generatori di vecchia generazione;


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