Il verdetto odierno del Tribunale di Trento nell’ambito del “Processo Perfido” conferma una volta di più l’inquietante diffusione delle pratiche criminali di stampo mafioso in Trentino. Se la verità è uscita il merito va in primis al Coordinamento Lavoratori Porfido, che da sempre denuncia e lotta contro lo sviluppo delle attività ndranghetiste nel settore del porfido trentino. Si tratta di una battaglia che queste persone libere e oneste hanno condotto spesso da sole, circondate dall’ostilità e dal fastidio di molti, inclusi alcuni di coloro che oggi si mettono in prima fila e si battono il petto di fronte a una realtà che non si può più nascondere. Sappiamo dalle intercettazioni che i membri del Coordinamento Lavoratori Porfido, facendo il loro dovere, erano finiti nel mirino della criminalità e che nonostante questo non si sono mai lasciati intimidire. Il M5S ha solo raccolto le loro richieste d’aiuto e ha fatto in modo che trovassero ascolto presso le Istituzioni nazionali, ma senza il coraggio e l’abnegazione dei membri del Coordinamento, niente sarebbe venuto alla luce e la criminalità avrebbe continuato a fare i propri sporchi affari, mentre importanti politici trentini avrebbero continuato a raccontare che “da noi la mafia non c’è”. Anche per questo crediamo che tutti debbano ringraziare il Coordinamento Lavoratori Porfido per l’azione coraggiosa e spesso ingrata che hanno saputo coraggiosamente mettere in atto in tutti questi anni a fronte di tante cattiverie e tanto isolamento.
“Il M5S ha solo raccolto le loro richieste d’aiuto e ha fatto in modo che trovassero ascolto presso le Istituzioni nazionali, ma senza il coraggio e l’abnegazione dei membri del Coordinamento,”
Io credo che il Coraggio dei membri del Coordinamento è stato importante, ma senza chi accoglie le richieste di aiuto trovando ascolti nelle w ei istituzionali non sarebbe valso a nulla. Ne so qualcosa quando ti presenti o presentì segnalazioni e sei il signor nessuno, peraltro utente ITEA.
“niente sarebbe venuto alla luce e la criminalità avrebbe continuato a fare i propri sporchi affari, mentre importanti politici trentini avrebbero continuato a raccontare che “da noi la mafia non c’è: da noi non la ghe la mafia, noi della giunta non gavem vist nient, proprio en bel nient, e se el Presidente l’era presente o testimone, el dormiva tei! “.
Le infiltrazioni di stampo mafioso , esistono eccome . Micro mafie cercano di crescere .
Per bloccarne la crescita è necessario una costante efficiente guardia a gamba sempre tesa