Il 15 marzo 2023 il Consiglio regionale ha respinto il disegno di legge a mia firma e del collega Diego Nicolini (versione pdf) per introdurre l’assemblea dei cittadini estratti a sorte nei comuni del Trentino-Alto Adige/Südtirol dopo il respingimento della Prima commissione legislativa regionale il 25 febbraio del 2022.
La proposta del M5S era di introdurre, accanto al Consiglio comunale, un’assemblea di cittadini estratti a sorte e per questo liberi e non cooptabili a priori dagli interessi di varia natura che spesso orientano, spesso anche in maniera contraria all’interesse pubblico, le scelte e le decisioni delle amministrazioni locali. In tal modo si sarebbe ottenuto anche un maggior coinvolgimento della popolazione alla vita pubblica del territorio tramite modelli allo stesso tempo innovativi e ben radicati nella tradizione democratica italiana ed in particolare nell’Età dei Comuni (basti pensare alla Repubblica di Venezia) che di altri Paesi che stanno attivamente applicando tali forme di partecipazione popolare.
In concreto il disegno di legge prevedeva che l’assemblea dei cittadini estratti a sorte potesse presentare al Consiglio comunale proposte di delibera o di altri atti – come ad esempio proposte di modifica degli Statuti, dei regolamenti comunali e degli atti di indirizzo – e potesse altresì esprimere pareri al Consiglio comunale, su richiesta di quest’ultimo oppure anche su propria iniziativa, riguardo a questioni di interesse generale.
Sulla proposta di legge nel marzo del 2021 avevamo ascoltato i massimi esperti sull’argomento, anche di livello internazionale, i quali avevano portato all’attenzione della Commissione legislativa informazioni estremamente utili ma che non sono state assolutamente tenute in considerazione dagli esponenti delle forze politiche della maggioranza regionale (SVP, Lega, Patt e altri partiti di destra). I soggetti auditi sono stati i seguenti: Paolo Spada (University of Southampton), Alessandro Pluchino (Università di Catania), Rodolfo Lewansky (Università di Bologna), Samuele Nannoni (Organizzazione per la Democrazia Rappresentativa Aleatoria), Lorenzo Mineo (Politici per Caso), Nenad Stojanović (Università di Ginevra) e Stefano Sotgiu (esperto di processi partecipativi) (resoconto integrale della seduta in cui si sono svolte le audizioni).
Come si vede niente di rivoluzionario, solo un piccolo passo in più verso una concezione più libera e democratica delle nostre istituzioni locali. Anche così però il provvedimento ha trovato l’unanime ferma opposizione sia dei Comuni (parere del Consiglio delle autonomie locali di Trento e parere del Consorzio dei comuni di Bolzano) che dei politici della maggioranza, per i quali la “democrazia” consiste nel fare un po’ di propaganda ogni 5 anni e, una volta presi i voti, fregarsene degli elettori e dei cittadini fino al giro successivo.
Visto l’atteggiamento e a volte il profilo pienamente autoritario di queste persone non ci ha stupito affatto la bocciatura della proposta né ci attendiamo che cambino parere nel prossimo futuro. Tuttavia riteniamo assolutamente doveroso continuare a portare avanti questa battaglia a prescindere dalle forze in campo, perché anche solo poter immaginare la possibilità del cambiamento è un passo importante affinché un domani quel cambiamento possa effettivamente realizzarsi.
* * * * *
Qui le informazioni relative all’iter di trattazione del disegno di legge 32/XVI
* * * * *
One Reply to “Democrazia locale. Il Consiglio regionale rifiuta di mettere in campo le assemblee comunali dei cittadini estratti a sorte”