Bocciata proposta di modifica dello statuto di autonomia del M5S: la maggioranza non vuole che i cittadini partecipino alle scelte strategiche di politica fiscale.

Assieme alla presentazione del progetto di modifica dello Statuto 1/XVI ne è stata avanzata un’altra, la 2/XVI, che però è stata respinta sia in Commissione che in Aula. Proponevamo l’introduzione nello statuto di autonomia di strumenti di partecipazione popolare diretta nella definizione delle scelte strategiche di politica fiscale a livello provinciale e a livello comunale. Purtroppo la maggioranza, al di là della propaganda elettorale, a dar voce ai cittadini riguardo alle tasse non ci pensa proprio.

In realtà sapevamo che sarebbe stato impossibile superare i pregiudizi della classe politica riguardo al coinvolgimento della cittadinanza in merito a questioni fiscali, ma l’obiettivo era anche di aprire una discussione su un tema da sempre considerato tabù e fornire elementi nuovi per definire soluzioni innovative in materia di politiche fiscali. Per questo motivo abbiamo deciso di tenere aperto il confronto fino in fondo. La discussione in commissione ha perlomeno permesso di evidenziare le opportunità nell’ambito dei processi deliberativi grazie al contributo tecnico degli esperti ascoltati in audizione, ponendo le basi per un dibattito politico più maturo ed informato.

Proprio a partire dai suggerimenti forniti in commissione abbiamo provato a proporre un compromesso tramite la presentazione di una proposta di ordine del giorno per costituire un tavolo di confronto permanente sulle politiche fiscali ma anche in questo caso non c’è stata nessuna apertura sul fronte della condivisione delle scelte con la società civile, le categorie economiche e le parti sociali. 

Conoscendo le posizioni pregresse dell’attuale rappresentanza politica, la speranza di ottenere risultati concreti era bassissima, ma rispetto al passato almeno ci sono delle novità in termini di informazioni e considerazioni disponibili per un futuro dibattito sul tema dell’evoluzione del sistema di governo locale, passando da un’autonomia finanziaria a un’autonomia anche di tipo fiscale, che consideri un maggiore coinvolgimento, non solo dei rappresentanti eletti, ma anche dei contribuenti.

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Segue elenco dei resoconti delle sedute e degli incontri inerenti la discussione e l’approfondimento dei 2 disegni di legge:

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Nel corso dell’iter legislativo, il 18 giugno 2021 in Prima commissione, avevamo ascoltato una serie di esperti di materie giuridiche e fiscali:
– Toniatti Roberto – Professore emerito di Diritto Pubblico Comparato
– Gianfranco Postal – Giudice Corte dei Conti
– Louvin Roberto – Professore Diritto Pubblico all’Università di Trieste
– Giovanardi Andrea – Professore Diritto Tributario
– Longano Stefano – Più Democrazia in Trentino
(resoconto integrale delle audizioni + Nota di sintesi dell’ufficio stampa del Consiglio provinciale di Trento) + (osservazioni scritte Toniatti PMS1 PMS2)

Il 28 settembre 2021 si svolgeva invece il dibattito preliminare in Prima commissione. In quella sede chiedevo di riflettere sulla richiesta di maggior autonomia fiscale e tributaria da parte dei comuni ed in particolare da parte del Consiglio delle autonomie locali nel luglio 2019 ma anche durante gli stati generali della montagna promossi dalla maggioranza stessa. Chiedevo di coinvolgere il Consiglio delle autonomie locali nella trattazione della proposta di modifica dello statuto poiché le tematiche affrontate riguardavano in maniera diretta ed esplicita la vita dei comuni trentini. A tal fine suggerivo di rinviare l’esame e la votazione delle mie proposte (processo verbale della seduta)

Il 10 gennaio 2022, sempre in Prima commissione, si svolgeva quindi l’audizione del Presidente del Consiglio delle autonomie locali Paride Gianmoena. In tale occasione il presidente Gianmoena illustrava le osservazioni scritte prodotte dal CAL che erano state definite nella seduta del 13 novembre 2021 (processo verbale seduta nota ufficio stampa del Consiglio).
(NB. viene fatta menzione alla controversa seduta del CAL del 13.11.2021 nella relazione di minoranza della finanziaria 2022).

Seguendo il percorso sopra descritto si è arrivati dunque alla bocciatura della proposta di modifica dello Statuto di Autonomia 2/XVI da parte del Consiglio provinciale il 9 novembre scorso.

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