Nel settembre scorso avevamo presentato un’interrogazione per fare il punto sull’attuazione di una serie di atti di indirizzo per garantire migliore assistenza psicologica ai cittadini trentini che erano stati approvati su proposta del M5S nel corso della legislatura, delle cui sorti non si era però saputo molto.
Le nostre proposte riguardavano ad esempio gli interventi di sostegno da mettere in atto a seguito della pandemia e degli effetti deleteri da essa avuti sulla psiche di persone di differenti età. Inoltre avevamo chiesto informazioni rispetto alle assunzioni e alle risorse messe a disposizione dalla Provincia per potenziare il sostegno psicologico alla cittadinanza. Oltre a noi erano poi intervenuti anche altri consiglieri provinciali chiedendo di fare di più per sostenere la salute psicologica dei trentini.
La risposta è arrivata il 22 dicembre 2022: l’assessore Segnana ha fornito una serie di dati riguardo alle iniziative messe in atto dalla giunta per rispondere alle richieste del consiglio in fatto di assistenza psicologica. Nel corso della crisi Covid, l’Unità Operativa di psicologia ha messo a disposizione 17 psicologi i quali hanno fornito interventi psicologici focali sul trauma, supporto psicologico alla genitorialità e alla comunicazione con i propri figli, supporto psicologico al lutto. Per quel che riguarda la terapia di gruppo, se ne sono occupati 9 psicologi che sono intervenuti entro una settimana dalla richiesta. Particolare attenzione è stata dedicata all’elaborazione del lutto per la perdita di persone care a causa del Covid. Nel 2022, “sono inoltre stati proposti, su tutto il territorio provinciale (3 gruppi a Trento, 1 gruppo a Rovereto, 1 gruppo a Mezzolombardo, 1 gruppo a Riva del Garda) percorsi psicoterapeutici gruppali rivolti a giovani adolescenti, in età scuola superiore, e giovani adulti, in fascia di età 18-25 anni, e a gruppi di genitori di adolescenti”.
Nove strutture psicologiche private hanno inoltre conseguito l’accreditamento e poi il convenzionamento con l’Azienda provinciale per i servizi sanitari. L’accreditamento istituzionale delle stesse durava fino al 31 dicembre 2022 ed è ora in fase di valutazione se e come proseguire con questa esperienza.
In linea di principio ci pare che alcune delle nostre sollecitazioni abbiano trovato risposte e sia stato posto impegno nel cercare di tutelare la salute psicologica dei nostri concittadini. L’auspicio è che si possa proseguire su questa strada, magari potenziando l’offerta pubblica di servizi agli utenti dotandoli di risorse adeguate e reperendo esperti epidemiologi nell’ambito della psicologia da inserire all’interno del dipartimento di prevenzione.
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Segue il testo integrale dell’interrogazione 3927/XVI del 14 settembre 2022 “Produzione di una relazione complessiva sulle modalità di attuazione degli impegni approvati dal Consiglio provinciale inerenti l’assistenza psicologica dei cittadini e degli studenti trentini” – Risposta ottenuta il 22 dicembre 2022 a firma dell’assessora Segnana
Diversi sono gli impegni proposti dal Movimento 5 Stelle e approvati dall’aula consiliare riguardo all’implementazione del supporto psicologico per i cittadini e per gli studenti:
– la risoluzione 9/XVI (Marini) “Supporto psicologico per affrontare la fase 2 dell’emergenza Covid-19” del 20 maggio 2020 che impegna la giunta a: 1) valutare la possibilità di supportare il servizio erogato dagli uffici socio-assistenziali delle comunità di valle assumendo figure con la qualifica di psicologo o affiancando alla loro attività un servizio di consulenza psicologica, al fine di attuare gli obiettivi dell’articolo 36 della legge provinciale sulle politiche sociali 2007; 2) ad agevolare l’accesso alle prestazioni di consulenza e assistenza psicologica erogate dai soggetti di cui all’articolo 3, comma 1, della legge provinciale n. 5 del 2016, sul servizio di assistenza e consulenza psicologica, anche attraverso l’introduzione di tariffe calmierate, al fine assicurare il benessere della collettività ed in particolare la tutela dei soggetti in condizione di particolare vulnerabilità;
– l’ordine del giorno 350/XVI (Marini) “Misure per affrontare i fenomeni del calo dell’apprendimento e del disagio psicologico scaturiti dall’emergenza Covid-19” dell’8 giugno 2021 che impegna la giunta “a demandare ai dipartimenti competenti lo svolgimento di un approfondimento circa le ripercussioni legate al disagio psicologico scaturito dall’emergenza Covid-19 e le relative ricadute nell’ambito scolastico e nei vari contesti di vita dei minori”;
oltre agli atti di indirizzo sopra indicati sono stati adottati anche altri impegni provenienti da iniziative di altre forze politiche, per citarne alcuni: ordine del giorno n. 300/XVI (Dalzocchio) “Servizio psicologico nelle scuole” del 15 dicembre 2020; ordine del giorno n. 415/XVI (Manica) “Potenziamento dell’assistenza e della consulenza psicologica in Trentino” del 29 luglio 2021; mozione 126/XVI (Zanella) “Intensificazione dell’assistenza psicologica e psicopedagogica in tutte le scuole di ogni ordine e grado” del 7 ottobre 2021;
inoltre, sul tema sono state presentate anche svariate interrogazioni, di seguito se ne citano alcune: 1882/XVI (Marini) “Assunzione di psicologi in connessione all’epidemia in corso” del 27 ottobre 2020; 1938/XVI (Marini) “Quali risorse finanziarie e umane sono state attivate dalla Giunta provinciale per integrare il servizio di supporto psicologico a lavoratori, utenti e cittadini per superare il disagio psicologico conseguente all’emergenza sanitaria Covid-19” del 7 novembre 2020; 2107/XVI (Coppola) “Monitoraggio ed interventi per fronteggiare il fenomeno del disagio psicologico correlato al Covid-19” del 5 gennaio 2021; 3013/XVI (Marini) “Iniziative intraprese dalla Provincia autonoma di Trento per prevenire e curare il disagio psicologico dei minori provocato dell’emergenza Covid-19” del 21 settembre 2021; 3400/XVI (Marini) “Utilizzo del Fondo per la promozione del benessere e della persona finalizzato a favorire l’accesso ai servizi psicologici delle fasce più deboli della popolazione” del 25 gennaio 2022; e 3454/XVI (Demagri) “Assistenza psicologica alla popolazione in relazione all’epidemia Covid-19” del 10 febbraio 2022;
la legge provinciale 6 maggio 2016, n. 5 sull’assistenza e consulenza psicologica in provincia di Trento all’art.7 prevede che la Giunta provinciale presenti annualmente al Consiglio provinciale una relazione che dia riscontro in merito al servizio di assistenza e consulenza psicologica fornito ai cittadini. Tra gli elementi analizzati nella predetta relazione vi sono i seguenti: tipologia delle prestazioni erogate articolate per fasce di età, destinatari e struttura sanitaria erogatrice, entità della domanda e dell’offerta con differenziazione dei dati in relazione agli ambiti territoriali, tempi di attesa, costi delle prestazioni erogate, modalità di partecipazione economica degli assistiti e criticità riscontrate nell’attuazione della legge;
inoltre, il comma 2 dell’art. 7 prevede che la competente commissione del Consiglio provinciale possa chiedere alla Giunta specificazioni ed approfondimenti in merito agli elementi conoscitivi contenuti nella relazione;
Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia di Trento per sapere
- se non ritenga di produrre una relazione complessiva circa le modalità di attuazione (o in via di attuazione) degli impegni approvati dal Consiglio provinciale inerenti all’assistenza psicologica dei cittadini e degli studenti trentini, fornendo al contempo risposta alle interrogazioni ancora inevase sull’argomento;
- se, nella presentazione al Consiglio provinciale della relazione annuale volta a dare puntuale riscontro agli elementi conoscitivi relativi alle modalità di attuazione della legge provinciale 5/2016, intenda invitare i rappresentanti delle categorie interessate – come ad esempio i rappresentanti dell’ordine degli psicologi, della Consulta per le politiche sociali e della Consulta per la salute – per aprire un confronto sull’efficacia del servizio di servizio di assistenza e consulenza psicologica ai sensi delle leggi provinciali.
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Risposta dell’assessora Segnana del 22 dicembre 2022:
Con riferimento alle attività realizzate e agli impegni assunti nell’ambito all’assistenza psicologica dei cittadini e degli studenti trentini, si relaziona quanto segue.
In primo luogo preme evidenziare che la Provincia di Trento garantisce su tutto il territorio provinciale dei Livelli Aggiuntivi di Assistenza in ambito psicologico (dgp 1687/2010), trasversalmente a varie funzioni di cura territoriali e ospedaliere. Inoltre, gli esiti dei trattamenti psicologici vengono costantemente monitorati, anche ai fini della valutazione degli effetti delle prestazioni psicologiche (tra cui l’intervento psicoterapeutico) sul miglioramento della salute e del benessere psicofisico delle fasce di popolazione cui sono rivolte.
Tale contesto organizzativo ha consentito di affrontare le difficoltà di carattere ansioso-depressive emerse in modo massiccio a seguito della pandemia nella popolazione, attraverso la riorganizzazione delle funzioni, la programmazione di interventi innovativi e di progettualità mirate ad agevolare l’accesso alle prestazioni di consulenza e assistenza psicologica (non solo pubblica ma anche privata), realizzate prevalentemente attraverso il personale già operante nelle singole UO di Psicologia, anche in un’ottica multidisciplinare.
Durante la prima fase dell’emergenza Covid-19, l’U.O. di Psicologia ha riorganizzato rapidamente il proprio servizio per dare una risposta tempestiva alle esigenze psicologiche emergenti, convertendo quasi la metà dell’attività clinica del servizio (fino a quel momento erogata in presenza), in prestazioni psicologiche effettuate in via telematica, da remoto.
Al termine della prima ondata e con il progressivo ritorno ad una attività clinica ordinaria, la modalità da remoto è stata comunque mantenuta nel 2020 e 2021 per permettere:
– la continuità assistenziale dei pazienti Covid positivi, afferenti agli ambulatori dell’U.O. di Psicologia, ma che non potevano accedere al servizio dovendo rispettare il periodo di quarantena/isolamento fiduciario per Covid-19;
– la partecipazione a consulenze ed incontri di rete con operatori di altri servizi socio-sanitari (divenuti raggiungibili solo o prevalentemente da remoto);
– la partecipazione alle riunioni interne di tipo clinico e organizzativo.
Oltre all’attività ordinaria sopra descritta, l’U.O. di Psicologia ha collaborato alla gestione aziendale dell’emergenza Covid-19, partecipando sia alla “Cabina di regia della APSS – sottogruppo supporto psicologico”, che al “Nucleo di Supporto Covid” (in collaborazione con le Direzioni Mediche, il Servizio delle Professioni Sanitarie).
Il Nucleo di Supporto Covid ha dato la possibilità a tutti i dipendenti APSS, e in particolare ai sanitari coinvolti in prima linea, di trovare un supporto psicologico per situazioni di di stress, ansia, carico emotivo, sconforto e paura (legati sia ai cambiamenti di mansione, di mandato professionale, di reparto, che ai timori per la propria salute e per il possibile contagio dei propri cari).
Successivamente, il supporto è stato esteso ai pazienti Covid positivi e ai loro familiari, sia in situazione di ospedalizzazione che a domicilio, per la presa in carico di vissuti di solitudine, abbandono, separazione traumatica dai familiari, lutti complicati e sintomi riconducibili a sindromi post traumatiche.
Gli psicologi dell’U.O. di Psicologia hanno dato la loro disponibilità per rispondere a:
1) richieste individuali (in presenza o da remoto), che sono state tutte evase nell’arco delle 24h da 17 psicologi, che hanno differenziato l’intervento psicologico in: interventi psicologici focali sul trauma, supporto psicologico alla genitorialità e alla comunicazione con i propri figli, supporto psicologico al lutto;
2) richieste per interventi gruppali, che sono poi state concordate con il Coordinatore infermieristico del singolo reparto richiedente; gli interventi a supporto delle equipe si sono svolti in presenza, da 9 psicologi, secondo i criteri di tutela e rispetto delle norme di sicurezza, entro 7 giorni dalla richiesta.
È stata svolta attività psicologica di debriefing, di elaborazione dell’esperienza traumatica, di sostegno al vissuto di emergenza.
L’intervento psicologico ha sostenuto gli operatori nello sviluppare competenze nella gestione delle comunicazioni di aggravamento o di lutto (telefoniche o in videochiamata) con i familiari dei pazienti Covid ricoverati.
Inoltre nel corso del 2022, sono stati proposti, su tutto il territorio provinciale (3 gruppi a Trento, 1 gruppo a Rovereto, 1 gruppo a Mezzolombardo, 1 gruppo a Riva del Garda) percorsi psicoterapeutici gruppali rivolti a giovani adolescenti, in età scuola superiore, e giovani adulti, in fascia di età 18-25 anni, e a gruppi di genitori di adolescenti. L’attività è stata svolta dal personale operante nelle UO di Psicologia quale prestazione aggiuntiva finanziata con fondi Apss (Fondo di riserva a carattere vincolato per le situazioni di urgenza/emergenza o prestazioni orarie aggiuntive).
Contestualmente gli organi provinciali si sono adoperati per implementare e integrare l’offerta pubblica, attraverso l’adozione tempestiva di provvedimenti volti ad agevolare l’accesso alle prestazioni di consulenza e supporto psicologico garantite da professionisti privati.
In particolare la Provincia autonoma di Trento è stata fra le prime regioni italiane a dare concreta attuazione al decreto ministeriale 228/2021 art 1. quater, attraverso l’adozione della deliberazione di giunta provinciale 1522 del 26 agosto 2022, che ha riconosciuto un contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia.
Inoltre, attraverso la DGP n. 743 di data 24 maggio 2019, che ha dato attuazione all’art. 3 della L.P. 5/2016, l’offerta pubblica è stata, in via sperimentale, integrata attraverso l’accreditamento di strutture private distribuite sul territorio provinciale. La sperimentazione ha una durata biennale e, tenuto conto che le procedure di convenzionamento si sono concluse solo alla fine del 2020, per rallentamenti dovuti all’emergenza sanitaria in atto, i due anni si completeranno a fine dicembre 2022.
Le strutture psicologiche private accreditate erogano prestazioni psicologiche relativamente alle seguenti 3 macro-tipologie di interventi:
1. Attività ordinarie, tra cui interventi di sostegno ai care givers, interventi di sostegno psicologico alle persone affette da dolore cronico non oncologico severo; interventi di percorso di elaborazione del lutto ed eventuali altri interventi psicologici, previsti dagli articoli 1 e 3 della legge 18 febbraio 1989, n. 56 “Ordinamento della professione di psicologo”, ed emergenti come critici nel corso del periodo di sperimentazione in relazione ai tempi di attesa, alla localizzazione dei servizi, a motivate scelte personali dei cittadini, ad esigenze organizzative specifiche dell’Azienda;
2. Interventi di psicologia dell’emergenza;
3. Interventi psicologici a favore delle persone con disabilità visiva e dei loro familiari.
Ad oggi sono 9 le strutture psicologiche private che hanno conseguito l’accreditamento (prima provvisorio per un anno), poi il convenzionamento con l’Azienda provinciale per i servizi sanitari e infine l’accreditamento istituzionale fino al 31 dicembre 2022. Tale termine di validità dell’accreditamento istituzionale è stato indicato alla fine del 2022 per garantire alle strutture psicologiche private un intero biennio (2021-2022) in cui poter erogare le prestazioni in regime di accreditamento e per assicurare ad APSS un periodo sperimentale “congruo” per poter effettuare una valutazione dell’attività svolta dalle medesime.
In vista della prossima scadenza degli accreditamenti e nella prospettiva di rivedere i contenuti della citata DGP n. 743/2019 per l’emanazione delle nuove Direttive per l’accreditamento delle strutture private per l’erogazione del Servizio di consulenza e assistenza psicologica ai sensi della L.P. 5/2016, la Commissione di Valutazione, prevista ai sensi dell’art. 4 della citata L.P. 5/2016, si è impegnata ad analizzare quanto emerso finora, valutando i punti di forza e di debolezza della disciplina attuale, considerando i dati e gli elementi riportati dall’Azienda sanitaria (U.O. di Psicologia e Servizio Convenzioni) nonché il punto di vista e le testimonianze pervenute dai Soggetti accreditati attraverso l’Ordine degli Psicologi di Trento, al fine di fornire le soluzioni possibili alle criticità emerse nel corso di questi primi due anni.
L’impianto normativo e i contenuti andranno rivisti tenuto conto anche dell’Ordine del giorno del Consiglio provinciale n. 415/XVI di data 29 luglio 2021, avente per oggetto il “Potenziamento dell’assistenza e della consulenza psicologica in Trentino”.
Gli obiettivi per la revisione migliorativa delle direttive per l’attuazione della L.P. 5/2016 sono stati riportati nella Relazione sull’attività svolta dalla citata Commissione, trasmessa nel mese di ottobre 2022 alla Giunta provinciale.
In primo luogo, la Commissione lavorerà ad una nuova individuazione delle macro tipologie e degli ambiti di intervento ricompresi nella macro tipologia “Attività ordinarie”.
In secondo luogo, per elevare il numero disponibile delle strutture psicologiche private accreditate, auspicando al contempo una loro maggiore distribuzione sul territorio provinciale, tenuto conto della necessità di garantire il confronto interprofessionale, la Commissione intende implementare la tipologia delle strutture psicologiche che possono essere accreditate e convenzionate, e a tal fine è stata proposta la modificazione dell’art. 3 comma 1 lettera b) della L.P. 5/2016, aprendo le porte anche ai soggetti del privato “puro”, ossia società private e studi mono professionali di psicologia-psicoterapia (con garanzia di confronto interprofessionale anche attraverso l’ordine degli Psicologi).
In terzo luogo, nel tentativo di contemperare i differenti punti di vista e nel rispetto dei diversi ruoli rivestiti dal servizio pubblico, dai professionisti privati e dai pazienti, la Commissione valuterà e proporrà soluzioni/correttivi in relazione agli aspetti suscettibili di miglioramento della disciplina, emersi finora nel corso della sperimentazione, in particolare la tipologia di fabbisogno e l’individuazione delle aree di intervento (comprendendo anche la metodologia di lavoro con i gruppi) e la disomogeneità nella distribuzione territoriale delle strutture convenzionate e esistenza di zone completamente scoperte.
Tale previsione normativa non solo ha ampliato l’offerta, ma ha al contempo sgravato il servizio pubblico di parte dell’attività clinica a favore della gestione diretta dei casi più complessi e con necessità di condivisione intersettoriale (Servizi sociali, Tribunale etc).
Ai numerosi interventi sopra citati, si sommano, infine, diverse progettualità che verranno implementate da parte di Apss su mandato della Provincia, grazie ai provvedimenti ministeriali mirati al potenziamento dell’offerta nell’ambito della salute mentale in generale e di quella giovanile in particolare, volte a facilitare e garantire a tutti la possibilità di accesso al servizio psicologico. L’accesso a tali fondi (fra i quali si cita a titolo di esempio il Fondo per la promozione del benessere e della persona finalizzato a favorire l’accesso ai servizi psicologici delle fasce piu’ deboli della popolazione, con priorita’ per i pazienti affetti da patologie oncologiche, nonche’ per il supporto psicologico dei bambini e degli adolescenti in eta’ scolare) è riconosciuto in deroga anche alle province autonome di Trento e Bolzano, e consentiranno la realizzazione di progettualità ed interventi mirati a potenziare i servizi territoriali e ospedalieri di NPI e dell’adolescenza, anche attraverso il reclutamento straordinario di personale sanitario e sociale
L’Amministrazione provinciale è, inoltre, da sempre attenta anche alla salute e al benessere della popolazione scolastica, il comma 3 dell’articolo 7 della legge provinciale sulla scuola del 2006, promuove “(…) nelle scuole di ogni ordine e grado servizi di consulenza psicologica rivolti a studenti finalizzati a sostenere il loro benessere emotivo e relazionale e il loro percorso di crescita in un contesto di multiculturalità, aperto anche a genitori e docenti, con particolare attenzione agli studenti con specifiche fragilità o a rischio di abbandono scolastico”.
Anche in forza di tale previsione le istituzioni scolastiche e formative hanno attivato servizi di consulenza psicologica che, sulla base delle rilevazioni condotte, risultano essere state recentemente potenziate, al fine di rispondere alle criticità legate alla particolare situazione sanitaria che ha caratterizzato gli ultimi anni.
Con Legge di stabilità 27 dicembre 2021 n. 22 (articolo 24) è stato inoltre previsto per gli anni 2022 e 2023 un finanziamento di 350.000 euro, volto a sostenere i servizi di consulenza psicologica realizzati dalle Istituzioni scolastiche in favore di studenti, docenti e genitori, anche in considerazione degli effetti negativi sul piano psicologico prodotti dalla pandemia da COVID-19, nonchè per il rafforzamento di quanto previsto dal sopra citato articolo.
Con deliberazione della Giunta Provinciale n. 441 di data 25 marzo 2022, è stata disposta l’assegnazione del finanziamento sopra citato alle istituzioni scolastiche e formative, provinciali e paritarie, nonchè un primo documento riguardante le aree di intervento del servizio di supporto psicologico a scuola e i requisiti professionali dello psicologo scolastico. E’ inoltre prevista, in collaborazione con l’Unità operativa di Psicologia Clinica dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, l’Ordine degli psicologi della provincia di Trento e alcuni Dirigenti Scolastici, con i quali si è già avviato un confronto in merito, la stesura di un documento contenente le linee provinciali d’indirizzo per la promozione del benessere psicologico a scuola con l’intento di tracciare un riferimento per le istituzione scolastiche finalizzato a tutelare il benessere delle studentesse e degli studenti, così come di tutto il personale scolastico e delle famiglie.
Con riferimento al punto 2 si precisa che la relazione di restituzione al Consiglio provinciale degli elementi conoscitivi relativi alle modalità di attuazione della legge provinciale 5/2016, verrà prodotta e presentata nel corso del 2023, anche alla luce degli esiti del lavoro di approfondimento, valutazione e confronto interprofessionale svolto dalla Commissione di Valutazione prevista ai sensi dell’art. 4 della citata L.P. 5/2016 e sopra ampiamente descritto.
– Stefania Segnana –
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