È di questi giorni (per la precisione, del 3 febbraio scorso) la risposta all’interrogazione 3329/XVI riguardante lo stato delle discariche presenti nel territorio comunale di Ala, che il M5S aveva presentato il 3 gennaio 2022.
In sostanza: per la discarica Pereri ancora non si è provveduto a realizzare le coperture necessarie, il tutto sarebbe fermo alla fase di valutazione di una proposta di intervento che i privati hanno sottoposto a Servizio Bacini Montani e Comunità di Valle della Vallagarina. In tutti questi anni zero risultati concreti.
Per il ripristino della cava di Neravalle, sono stati trovati rifiuti che non avrebbero dovuto esserci ma la società responsabile è fallita. Su come rimuovere i rifiuti in questione APPA ha interpellato il Ministero, quando arriverà la risposta decideranno il da farsi col Comune di Ala. In tutti questi anni zero risultati concreti.
L’area della cava Manara (ufficialmente è la cava in località Sabone) è stata stralciata dal Piano provinciale di gestione dei rifiuti e tutte le proposte di riqualificazione della cava sono considerate percorribili tranne che adibirla ancora a discarica. In teoria andrebbe anche bene… in pratica però non si è ancora deciso come procedere e quindi non è stato effettuato alcun ripristino. In tutti questi anni zero risultati concreti.
Insomma lo stato dell’arte sulle discariche di Ala è il seguente: In tutti questi anni zero risultati concreti.
Applausi.
Particolare curioso, tragico oppure comico, a seconda dei punti di vista. Fra le varie cose chiedevamo di sapere come mai la Provincia fosse stata accusata di essere lenta nel rispondere dalla Giunta comunale di Ala. Ci è stato risposto che al momento “non risultano richieste del Comune che non siano state riscontrate dalla Provincia”, il che potrebbe anche essere vero, dal momento che sono passati 13 mesi dal deposito della nostra interrogazione… questo però non significa affatto che la Provincia sia veloce nel rispondere alle sollecitazioni, semmai proprio il contrario!
- Qui mappa dell’area interessata
- Fonte immagine di copertina: “La discarica che non vogliamo”, Questo Trentino – novembre 2019
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Segue il testo integrale della risposta ricevuta dall’assessore all’ambiente Mario Tonina il 3 febbraio 2023 all’interrogazione 3329/XVI avente ad oggetto “Richiesta di aggiornamento sulle operazioni di bonifica e ripristino delle cave nel territorio comunale di Ala” che presentammo il 3 gennaio 2022:
1) Quali siano gli aggiornamenti rispetto alle operazioni di bonifica e ripristino delle cave che insistono sul territorio comunale di Ala.
Rimandando alla risposta sull’interrogazione n. 2348/2021 nella quale è riportata la storia dei singoli siti, di seguito si riporta lo stato attuale amministrativo dei procedimenti con le relative competenze per ciascun sito.
Discarica Pereri
Il sito, caratterizzato da un deposito incontrollato di rifiuti, costituiti in prevalenza da pneumatici fuori uso (PFU) ivi depositati negli anni ‘70, non è risultato contaminato ma necessita di una messa in sicurezza con una copertura adeguata. A seguito dell’ordinanza del Comune di Ala per detta messa in sicurezza del sito (ai sensi dell’art. 77 comma 1 del TULP), di varie comunicazioni, di sentenze e diffide, nel maggio 2019 è stato presentato un progetto da parte dei consulenti del proprietario. Su questo progetto il Servizio Geologico ha richiesto delle integrazioni. Il Comune ha sollecitato più volte il soggetto responsabile all’invio delle integrazioni richieste. Con nota del 22 dicembre 2021 la società di consulenza ha comunicato di aver aggiornato il progetto e di averlo trasmesso al Servizio Bacini Montani e alla Commissione per la pianificazione territoriale e del paesaggio della Comunità della Vallagarina – CPC per l’espressione dei relativi pareri. Al momento l’APPA non ha note pendenti in merito.
Ripristino Neravalle 1
Si tratta di una cava ove è terminata la fase di coltivazione e resta ancora aperta quella di ripristino. Il Servizio Industria, Ricerca e Minerario, nel 2021, ha dato parere negativo alle ultime integrazioni al progetto di ripristino della cava. Con questa nota è stata archiviata definitivamente la pratica del progetto di ripristino perché, lo stesso, non risultava coerente con la destinazione urbanistica dell’area. Al momento il procedimento è in mano al Comune di Ala che ha avviato l’iter finalizzato a definire con i soggetti interessati il ripristino e il futuro riempimento dei vuoti di cava. L’area rientra nel Programma pluriennale di attuazione delle cave.
Ripristino Neravalle 2
Si tratta di una cava – all’interno del Programma pluriennale di attuazione – nella quale, terminate le operazioni di scavo, sono iniziate le operazioni di ripristino. Durante le predette operazioni di ripristino il personale del Corpo forestale della Provincia ha accertato l’avvenuto conferimento di materiale non conforme e, conseguentemente, l’Amministrazione comunale è intervenuta adottando una specifica ordinanza nel 2011. Nel 2018 la società responsabile dei lavori di ripristino (e dei predetti conferimenti), è stata dichiarata fallita. Il Comune di Ala si è, quindi, attivato in via sostitutiva con l’esecuzione dei campionamenti che hanno confermato la presenza di materiali non conformi. Alla luce di tale evidenza, come peraltro è stato confermato anche da esiti giudiziali, il materiale non conforme è classificato come rifiuto. Si rappresenta, inoltre, che in data 12 gennaio 2022 è pervenuta all’APPA una nuova nota del Comune con quesiti tecnico-giuridici, alla quale è stato dato puntuale riscontro con nota di data 3 febbraio 2022. Risultano invece in corso di valutazione le richieste specifiche poste dal Comune al Servizio provinciale Urbanistica e tutela del paesaggio del settembre 2022. Al proposito è stato comunicato al Sindaco di Ala che, relativamente alle possibili attività di recupero dei rifiuti, APPA è in attesa di una risposta del Ministero ad un interpello sul nuovo decreto ministeriale del 27 settembre 2022, n. 152, recante il “Regolamento che disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione e di altri rifiuti inerti di origine minerale, ai sensi dell’articolo 184-ter, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”. Le criticità interpretative, riscontrate nel nuovo atto normativo, attengono alle modalità di gestione (stoccaggio e lavorazione), dei rifiuti e ai requisiti di qualità dell’aggregato recuperato in relazione agli specifici utilizzi previsti. Le future risposte del Ministero potranno avere un effetto diretto e potenzialmente rilevante sulle procedure che saranno delineate per la gestione dei rifiuti presenti nell’area. Si resta pertanto in attesa della risposta del Ministero, prima di definire il futuro iter con il Comune.
Cava Manara
Dopo l’approvazione del Piano provinciale di gestione dei rifiuti – stralcio rifiuti speciali del 2020, è stata definitivamente stralciata l’area di discarica prevista nel sito. Ad oggi, l’ultimo progetto autorizzato, prevede di lasciare libero il fondo scavo e di ripristinare le rampe laterali della p.f. 600 in accordo con le destinazioni finali previste, lasciando di fatto aperta qualsiasi possibilità di ripristino dell’area, eccetto la discarica. Non si hanno novità in merito. Continuano i monitoraggi della falda che non hanno rilevato alcuna criticità ambientale. Anche quest’area rientra nel Programma pluriennale di attuazione delle cave. Da quanto sopra riportato, non si è a conoscenza di note pendenti da parte della Provincia. Al contrario, si sottolinea la massima disponibilità degli uffici tecnici provinciali a dare pareri di consulenza tecnico-ambientale nonché amministrativo agli uffici comunali. In particolare, l’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente ha sempre dato la propria collaborazione al Comune di Ala per valutare tecnicamente gli aspetti ambientali e amministrativi delle diverse aree presenti. Da ricerche effettuate non si rilevano note del Comune di Ala o sue richieste di chiarimento non evase da parte della scrivente Agenzia.
2) Quali siano le ragioni della supposta lentezza da parte degli Uffici provinciali nel rispondere al Comune di Ala in fatto del ripristino ambientale delle cave Neravalle uno e Neravalle due.
Ad oggi, sulle situazioni oggetto dell’interrogazione non risultano richieste del Comune che non siano state riscontrate dalla Provincia.
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