Prima videoconferenza tra Giunta provinciale e consiglieri di minoranza dell’era Covid-19: il mio punto di vista

Oggi per la prima volta dal Consiglio provinciale di inizio marzo, e con l’eccezione del Consiglio straordinario del 19 a cui non tutti, io incluso, hanno potuto partecipare, si è svolta una videoconferenza tra i consiglieri provinciali, la giunta provinciale e i vertici della sanità e della protezione civile trentine. Si tratta della prima occasione in cui abbiamo potuto ricevere informazioni di prima mano da chi sta gestendo l’emergenza sanitaria. Fino ad ora infatti siamo stati totalmente esclusi da ogni comunicazione e privati delle informazioni di base necessarie allo svolgimento del nostro mandato.

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Depositata la mozione per rimuovere Sgarbi dal Mart

Come promesso, giovedì scorso ho presentato la mozione per sollecitare la rimozione del parlamentare Vittorio Sgarbi dal ruolo di presidente del Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto. La proposta ha trovato anche il sostegno dei consiglieri Sara Ferrari e Alessio Manica, che ringrazio per il supporto. Adesso vedremo cosa succederà in Aula e se la maggioranza leghista vorrà difendere Sgarbi anche dopo le sue affermazioni sul coronavirus a cui “lui non crede” e soprattutto alle sue esortazioni a violare le regole poste a presidio e tutela della salute dei cittadini.

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Coronavirus: restare a casa e affidarci al coraggio del nostro personale medico!

Oggi in aula si discuterà il disegno di legge per approvare le misure urgenti di sostegno alle famiglie, ai lavoratori e ai settori economici connessi all’emergenza epidemiologica da COVID-19. Non potrò partecipare ai lavori perché da una decina di giorni, in accordo con il medico di base, mi sono autoisolato in casa per sintomi potenzialmente riconducibili all’epidemia in corso. Ho avuto un po’ di febbre, ogni tanto tossisco e mi sento piuttosto debole. Non so se ho il coronavirus ma nel dubbio sto chiuso in casa a tutela mia e del prossimo.

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Coronavirus, depositata interrogazione per aumentare i posti letti in terapia intensiva

Ieri ho depositato un’interrogazione al consiglio provinciale per fare chiarezza sull’impatto che il pienone di sciatori verificatosi sabato e domenica scorsi in Trentino potrà avere sul nostro sistema sanitario. Come è stato verificato e come era ampiamente prevedibile le norme per evitare la diffusione del coronavirus non sono state rispettate, con moltissimi ospiti provenienti dalla Lombardia e da altre località focolaio di contagio accalcati l’uno vicino all’altro in attesa di prendere una seggiovia o uno skilift. Circostanze altamente criticabili ma che ormai si sono verificate, per cui ora non resta che cercare di quantificarne e se possibile ridurne l’impatto.

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Attività di gennaio 2020 – Newsletter n° 15

La parola che meglio rappresenta gennaio 2020 è “riorganizzazione”. Il M5S ha lanciato il suo “Team del Futuro” che sta mano a mano prendendo piede in tutta Italia. Anche in Trentino Alto Adige sono stati scelti i facilitatori, che sono il sottoscritto (Area rapporti esterni), Maria Teresa Fortini (Area rapporti interni) e Rudi Tranquillini (Area formazione e coinvolgimento). La situazione politica è complessa e a tratti tumultuosa, c’è tantissimo lavoro da fare sia sul versante istituzionale che su quello politico e noi stiamo impegnandoci con tutte le nostre forze per mettere in campo la miglior macchina al servizio dei cittadini e degli attivisti del M5S. Purtroppo però c’è anche chi cerca di buttare sabbia fra gli ingranaggi, ad esempio riportando notizie false, riguardo al M5S e in generale facendo di tutto per danneggiare quella che evidentemente è l’unica forza politica che il sistema non è riuscita ad addomesticare ai propri fini. Ci attaccano da fuori e qualcuno anche dall’interno, magari perché vede l’opportunità di liberarsi dalle regole comuni per lanciare personali scalate al potere che si qualificano se stesse e chi le mette in atto.

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Ortopedia Tione e Cles: fare chiarezza sul futuro dei reparti e garantire il loro funzionamento!

Nelle ultime settimane sono stato contattato da parecchi addetti ai lavori che mi hanno segnalato con insistenza come a loro dire il dottor Luigi Umberto Romano, primario di ortopedia e traumatologia negli ospedali di valle di Tione di Trento e Cles sarebbe in procinto di diventare il nuovo primario per lo stesso reparto ma all’ospedale Santa Chiara di Trento. Detto che le scelte di carriera e individuali non si discutono politicamente, se la questione trovasse conferma si aprirebbero molte incognite sul futuro dei 2 reparti di ortopedia di Tione e Cles.

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Maso Zancanella: un’eccellenza che va tutelata per rispondere all’interesse dei pazienti

Una delle cose che (purtroppo) si imparano facendo politica è che quando le cose funzionano non sempre fa piacere a tutti e che c’è anche chi si applica per farle andare male per poi trarre un qualche tipo di vantaggio dalla situazione di disagio creata. Sembra proprio il caso di Maso Zancanella, un’eccellenza trentina nel campo della cura dei disturbi alimentari che a quanto mi è stato segnalato si sta silenziosamente lavorando per spostare dalla spaziosa sede di Gardolo a una palazzina di Trento cui già si rivolgono persone affette da disturbi mentali. Una situazione sulla quale ho deciso di vederci chiaro presentando un’interrogazione di recente ripresa anche dal quotidiano on-line Il Dolomiti.

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Smantellano gli ospedali di Valle? E allora almeno rimborsino le spese di trasporto!

I fautori della riduzione dei servizi sanitari nelle valli trentine spesso ignorano o fanno finta di non sapere che i risparmi ottenuti chiudendo interi reparti si traducono in costi scaricati sui valligiani stessi. È una verità scomoda ma al tempo stesso banale. Se abiti in una valle e non puoi recarti nell’ospedale più vicino perché i servizi che ti servono sono stati concentrati tutti in città, dovrai sobbarcarti viaggi lunghi ore, su strade dalla percorrenza tortuosa e accidentata, e, se la degenza risulterà lunga, ai tuoi stessi famigliari si porrà il problema di come fare a seguirti e a supportarti senza svenarsi.

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Via al tavolo di coordinamento sui bocconi avvelenati dopo 10 anni: grazie al M5S!

La risposta molto esaustiva fornita dall’assessore Stefania Segnana alla mia seconda interrogazione riguardo alla diffusione di bocconi ed esche avvelenati in Trentino (la 526/XVI) dimostra che il fenomeno è diffuso e persistente. Dal 2016 a oggi i Comuni in cui è stata denunciata la loro presenza ammonta a 48 e in gran parte dei casi si tratta di azioni volute e mirate a nuocere agli animali, selvatici e domestici. Sono comportamenti riprovevoli e vigliacchi, che andrebbero perseguiti con la massima intransigenza ma che vengono purtroppo spesso ignorati dalla politica, anche e soprattutto nei luoghi dove si verificano più di frequente, prova ne sia il fatto che ci sono voluti 10 anni, la forte insistenza del M5S e la disponibilità del nuovo commissario del Governo affinché il tavolo di coordinamento sui bocconi avvelenati per la Provincia di Trento tornasse a riunirsi.

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Alcol in Consiglio provinciale: cosa volevo dire e cosa chiedo

A qualche giorno dall’esplodere di una polemica in gran parte ingiustificata ritengo opportuno tornare sulla questione dei Consiglieri provinciali che si recano alla buvette durante le sedute di Consiglio. Siccome in molti hanno equivocato le mie parole, attribuendomi termini che non ho pronunciato (ubriaconi ma anche alcolizzati) e che non rispecchiano affatto il mio pensiero, voglio provare a chiarire meglio, partendo dal presupposto che non avevo alcuna critica morale da rivolgere ai colleghi riguardo al consumo d’alcol in sé.

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