Depositata la mozione per rimuovere Sgarbi dal Mart

Come promesso, giovedì scorso ho presentato la mozione per sollecitare la rimozione del parlamentare Vittorio Sgarbi dal ruolo di presidente del Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto. La proposta ha trovato anche il sostegno dei consiglieri Sara Ferrari e Alessio Manica, che ringrazio per il supporto. Adesso vedremo cosa succederà in Aula e se la maggioranza leghista vorrà difendere Sgarbi anche dopo le sue affermazioni sul coronavirus a cui “lui non crede” e soprattutto alle sue esortazioni a violare le regole poste a presidio e tutela della salute dei cittadini.

Non è un mistero per nessuno che io ritenga Sgarbi inadeguato a ricoprire un ruolo di rilevanza e rapprensentanza per il Trentino quale è la presidenza del Mart. Ne ho già abbondantemente parlato in passato per cui non ritornerò sull’argomento qui ed ora.

Diciamo che Sgarbi è ormai il personaggio che ha voluto costruire attorno a sé. Molti lo trovano folkloristico e perfino divertente e sono pronti a perdonargli qualsiasi eccesso in nome di una presunta “licenza artistica” cui fra l’altro non avrebbe alcun diritto (non essendo un’artista ma semmai un critico d’arte). Degustibus. Nella situazione che stiamo vivendo in questi giorni in Italia con la lista dei morti che cresce ogni giorno che passa le sue dichiarazioni sul coronavirus non sono solo offensive (ovviamente le ha espresse utilizzando il consueto e signorile eloquio), sono un vero e proprio incitamento a violare le ordinanze emanate per tutelare tutti noi e in special modo le persone più deboli e malate che se entrano in contatto col virus del covid-19 rischiano letteralmente la vita. Questo, parlamentare o meno, è inaccettabile. Chi nel mezzo di una crisi gravissima si comporta in una maniera simile da prova di disprezzo verso la vita delle persone e non deve pertanto ricoprire incarichi che lo portino in qualsiasi modo ad essere associato al Trentino.

P.S.

Ho letto dell’ennesimo annuncio di un’interrogazione parlamentare presentata da Sgarbi contro di me. Per ora non trovo niente di ufficiale ma se il contenuto è quello uscito sui giornali online temo proprio sia difficile venga ammessa. È un peccato. A quanto pare lui accusa me di essere uno “stalker” visto che faccio il mio dovere e svolgo i compiti che mi sono assegnati come consigliere provinciale. Se però il riferimento fosse a una certa cena rispetto alla quale ho chiesto informazioni con un’interrogazione allora avrei tutto l’interesse a sperare nel massimo approfondimento su queste accuse di “stalking”… chissà che così non si riesca a far luce sulle tante questioni che ho sollevato riguardo alla sua figura e al suo operato e che ancora oggi rimangono senza risposta…

* * * * * 

Proposta di mozione n. 178/XVI: Dichiarazioni del presidente del MART in relazione all’epidemia in corso

In base ai dati diffusi dal Ministero della Salute, alla data del 9 marzo 2020, ore 18.00, in Italia i casi totali di persone affette dalla malattia Covid-19 ammontavano a 9.172. Di queste 7.985 risultavano positive al virus, 724 erano guarite mentre il totale dei deceduti ascrivibili agli effetti al cosiddetto “coronavirus” era stimato in 463. Entrando nello specifico, sempre alla data del 9 marzo i pazienti ricoverati con sintomi erano 4.316, dei quali 733 ricoverati in terapia intensiva. Allo stesso tempo 2.936 persone si trovavano in isolamento domiciliare;

per quanto riguarda la Provincia Autonoma di Trento, al 9 marzo 2020, ore 17.00, il numero dei casi accertati di persone affette dal virus Sars-CoV-2 era di 33 unità;

risulta che in data 9 marzo 2020 il presidente del Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto (Mart) Vittorio Sgarbi abbia diffuso tramite i propri canali social un video¹ nel quale, fra insulti e volgarità non riportabili in questa sede, affermava che il pericolo rappresentato dalla malattia Covid-19 non ci fosse e che “andando in giro” non capitasse nulla. Il presidente del Mart aggiungeva inoltre di non credere a quanto sostenuto dagli eminenti virologi Roberto Burioni e Fabrizio Pregliasco in merito alla malattia, non mancando di rivolgersi ingiuriosamente nei loro confronti. Nel medesimo video Sgarbi sosteneva la teoria secondo la quale per uccidere il virus Sars-CoV-2 bastasse bere un thè caldo, segnalava di “girare ovunque” e di sentirsi particolarmente attratto dalle cosiddette “zone rosse”, per poi ribadire di non credere al coronavirus, come testimoniato dalla trascrizione del seguente passaggio che si riporta testualmente: “Allora, io voglio dirvi che non credo al coronavirus, ci sarà qualcosa dietro, qualcosa che vorranno far passare…, non so che cosa sia, certo ci dev’essere qualche malessere, qualche influenza e forse troppe influenze che devono essere curate andando in terapia intensiva sono il problema vero ma con questo devo cambiare completamente la vita perché devo vedere se ho tremila letti di più per mettere uno a cui è venuto il raffreddore?” (da min 5.25 a min 5.53). A queste sue personali valutazioni Sgarbi faceva seguire una ulteriore serie di espressioni volgari esortando il proprio uditorio a ribellarsi e ad insultare apertamente coloro che sostenevano le norme di contenimento del virus, aggiungendo di seguito pesanti contumelie all’indirizzo di Ministri ed esponenti del Governo nazionale. Il parlamentare sosteneva inoltre che l’emergenza coronavirus si sarebbe esaurita in 15 giorni. In conclusione Sgarbi lanciava la seguente esortazione: “Bene. Se siete a letto alzatevi, alzatevi! Andate in giro, andate a Codogno, andate a vedere, ecco” (da min 8.03 a min 08.14);
¹ https://www.facebook.com/SgarbiVittorio/videos/832363500607038/

in data 10 marzo 2020, a seguito di quanto riportato al paragrafo precedente, è avvenuto che il vicepresidente e una consigliera del Mart si siano dissociati “nel modo più netto” dalle affermazioni del deputato Vittorio Sgarbi riguardo al cosiddetto coronavirus;

come riportato dal quotidiano online Il Dolomiti, sempre in data 10 marzo 2020, il deputato Vittorio Sgarbi avrebbe riferito a detta testata giornalistica di non credere che il coronavirus avesse il carattere dell’epidemia a tal riguardo aggiungendo di aver firmato una “Querela/denuncia contro il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio dei Ministri, testate giornalistiche, radiofoniche e televisive ed altri per false comunicazioni, abuso della credulità popolare, procurato allarme ed altro” (“Coronavirus, vicepresidente e consigliera del Mart ”scaricano” Sgarbi per le sue affermazioni. Lui: ”Sono opinioni insindacabili. Querelo tutti per procurato allarme””, Il Dolomiti, 10/03/2020 – edizione online);

risulta che, sempre in data 10 marzo 2020, 43 dipendenti in organico al Mart abbiano firmato una lettera nella quale, con riferimento alle affermazioni del presidente del Mart riportate sopra, si sottolinea come “al presidente di un’istituzione culturale sia richiesto rispetto per le regole, decoro, sobrietà, secondo quei compiti di rappresentanza che il suo ruolo impone” (“Dopo il vicepresidente anche i lavoratori del Mart ”scaricano” Sgarbi: ”La Provincia ci metta nelle condizioni di lavorare. Serve rispetto delle regole, decoro e sobrietà””, Il Dolomiti, 10/03/2020 – edizione online);

a dimostrazione della reale diffusione e pericolosità della malattia covid19 e come riportato sul sito ufficiale del Ministero della Salute, in data 11 marzo 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato per il cosiddetto coronavirus lo stato di pandemia a livello globale;

i proponenti la presente mozione ritengono che un ruolo come la Presidenza del Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto debba essere svolto secondo criteri di onorabilità, senso del dovere, rispetto delle Istituzioni e delle persone tutte, dando laddove necessario con la propria condotta esempi di responsabilità verso la salute e la vita del prossimo;

i proponenti ritengono altresì che le dichiarazioni e gli insulti proferiti dal presidente del Mart Sgarbi Vittorio, in merito all’epidemia di coronavirus e le sue esortazioni a violare le norme disposte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per la tutela della salute dei cittadini costituiscano un atto di estrema gravità e una violazione aperta e palese dei criteri richiamati al precedente paragrafo. Un vulnus che per essere sanato richiede o le dimissioni del presidente del Mart stesso o la sua rimozione dal ruolo per manifesta indegnità da parte delle autorità competenti;

tutto premesso, il Consiglio della Provincia autonoma di Trento impegna la Giunta provinciale

a rimuovere il deputato Sgarbi Vittorio dalla carica di presidente del Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, sostituendolo con una figura di comprovata onorabilità e competenza nel campo dell’arte moderna e contemporanea

5 Replies to “Depositata la mozione per rimuovere Sgarbi dal Mart”

  1. Non capisco una cosa.

    Se ognuno di noi viola l’ordinanza emanata per combattere il Coronavirus rischia (giustamente) la denuncia penale, mentre un parlamentare può non solo violarla ma incitare il popolo alla violazione di massa?

    Sono sorpreso che una Procura non abbia ancora fatto richiesta al Parlamento Italiano di ottenere il via libera a indagare Sgarbi per istigazione alla strage di massa e tentato crimine contro l’umanità, dato che il Coronavirus è stato dichiarato dall’OMS: Pandemia.

    Rimuovere questo critico d’Arcore da Presidente del MART non è solo cosa buona e giusta ma è il minimo che si deve fare contro una persona che si è palesemente dimostrata politicamente e socialmente pericolosa avendo dato prova al disprezzo non solo della vita umana ma dell’umanità stessa.

    Ogni persona di buon senso si aspettava che la giunta Fugatti, dopo quelle folle dichiarazioni di Sgarbi contro l’uso della ragione umana, quest’ultima, anticorpo primario della mente contro ogni male, avesse proceduto immediatamente a rimuoverlo da Presidente di una Istituzione a tutela della Cultura Artistica come è il MART di Rovereto.

    Non aver ottemperato a una rimozione di buon senso, significa aver fatto della follia umana la ragione e della ragione umana: la follia.

    Detto sinceramente, se ancora oggi la giunta Fugatti non ritiene grave ciò che ha follemente detto Sgarbi è solo perché: chi si somiglia si piglia!

    Noi comuni cittadini, abbiamo ancora vivo il recentissimo ricordo:

    La Rievocazione della Notte dei Cristalli in salsa Fugatti.

    Quando Fugatti ha fatto partire la ”caccia” agli italiani: ai Lombardi, ai Veneti, sia in Val di Fassa, sia in Val di Fiemme, sia in Val di Sole, rei di essere venuti in Trentino nelle loro seconde case di montagna per allontanarsi dal Coronavirus dimenticando, però, che ancora il 5 marzo fu proprio lui ( il Fugatti) a invitarli a venire da noi poiché, a suo dire, il Trentino era il luogo più sicuro d’Italia!
    Un suo annuncio sui social fatto in sfregio all’ordinanza del Premier Conte che aveva chiuso tutte le scuole per urgenti ragioni di Sicurezza Nazionale.

    Non ci potete credere, vero?

    Allora leggete qui l’articolo del 17 Marzo c.m.:

    https://www.ildolomiti.it/cronaca/2020/i-vicini-segnalano-i-connazionali-nascosti-nelle-seconde-case-in-val-di-fassa-ma-dopo-i-controlli-solo-una-famiglia-e-denunciata

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