Spargere bocconi avvelenati è una pratica crudele ed insensata che uccide indiscriminatamente molti animali, facendoli soffrire tormenti indicibili. Purtroppo questa piaga interessa anche Rovereto, dove alcuni individui dei quali ancora non si conosce l’identità hanno vigliaccamente sparso le loro esche velenose nei pressi delle frazioni di Saltaria, Moietto e Zaffoni.
Il bel risultato dell’azione di pochi ma pericolosi imbecilli è che in queste zone sono già morti molti animali, selvatici e domestici.
In paio di settimane fa avevo inquadrato la questione con un’interrogazione specifica dove chiedevo l’applicazione della normativa nazionale sull’utilizzo e la detenzione di esche avvelenate. Il pericolo resta però reale e bisognerà pertanto sollecitare nuovi e più decisi interventi sia da parte amministrativa che delle forze dell’ordine affinché i colpevoli di questa strage di animali vengano messi in condizione di non nuocere.
Segue il testo integrale dell’interrogazione 336/XVI – 11 marzo 2019 – Attuazione dell’ordinanza ministeriale avente ad oggetto “Norme sul divieto di utilizzo e detenzione di esche o di bocconi avvelenati”
con comunicazione avente ad oggetto “Presenza di bocconi avvelenati: occorre fare attenzione” diramata a mezzo stampa il giorno 07.03.2019 ed aggiornata sul sito istituzionale il 08.03.2019, il sindaco del Comune di Rovereto ha avvisato la popolazione della possibile presenze di bocconi ed esche contenenti veleni o sostanze tossiche e nocive costituenti un grave rischio per la salute dell’uomo e degli animali in Rovereto frazioni di Saltaria, Moietto, Zaffoni;
con la medesima comunicazione il sindaco ha consigliato:
1) di non manipolare eventuali bocconi o esche che siano reperite sul territorio comunale dandone immediato avviso alla Polizia Locale, alla Stazione Forestale o ai Carabinieri o alla Polizia di Stato;
2) a tutti i proprietari e conduttori di cani, di tenerli al guinzaglio non più lungo di 1,5 metri e di dotarli di idonea museruola e di fare attenzione nel recarsi con gli animali nel Comune di Rovereto in frazione Moietto, Saltaria, Zaffoni e nelle zone circostanti;
il sindaco ha infine disposto che la comunicazione sia affissa agli albi comunali e nelle zone in cui si sospetta la diffusione di detti bocconi avvelenati delle frazioni di Saltaria, Moietto e Zaffoni;
il provvedimento del sindaco ha preso le mosse da una segnalazione del 06.03.2019 prot. n. 036121, con la quale il Dirigente del Dipartimento di Prevenzione U.O. di Igiene e Sanità Veterinaria della APSS di Rovereto ha informato il Comune della necessità di dare avviso ai proprietari/conduttori dei cani delle frazioni di Zaffoni, Saltaria e Moietto, rendendo noto che si erano verificati dei casi di avvelenamento di cani e non escludendo la presenza di sostanze tossiche o nocive rappresentate da esche e/o bocconi;
considerato che, come risulta dalla suddetta comunicazione, il sindaco ha provveduto a dare seguito della segnalazione del Medico Veterinario, il Sindaco ha dato immediate disposizioni per effettuare un’indagine da effettuare in collaborazione con le Autorità competenti (in tal modo ottemperando all’art. 4 c. 1 dell’Ordinanza del Ministero della Salute 10 febbraio 2012 n. 58 “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati”, prorogata dall’O.M. 10.02.2015);
considerato che ai sensi dei commi 3 e 4, dell’art.4 della predetta ordinanza ministeriale si può leggere:
Al punto terzo:“È attivato presso le Prefetture, un tavolo di coordinamento per la gestione degli interventi da effettuare, e per il monitoraggio del fenomeno, al fine di garantire una uniforme applicazione delle attività”;
Al punto quarto:“Il tavolo di cui al comma 3, coordinato dal Prefetto o da un suo rappresentante, è composto da un rappresentante della provincia, dai sindaci delle aree interessate e dai rappresentanti dei Servizi veterinari delle aziende sanitarie locali, del Corpo forestale dello Stato, degli Istituti zooprofilattici sperimentali competenti per territorio, delle Guardie zoofile, delle Forze di polizia locali e un veterinario libero professionista nominato dall’Ordine provinciale dei medici veterinari”.
Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per sapere
quali siano stati i tempi, le modalità di attivazione e l’esito dell’attività di monitoraggio del tavolo di coordinamento per la gestione degli interventi da effettuare ai sensi dell’ordinanza ministeriale avente ad oggetto “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati”;
se siano stati individuati i soggetti responsabili dei fatti illustrati nell’avviso del sindaco e se riguardo ai medesimi fatti siano stati rilevati dei profili tali da darne informazione agli organi giudiziari.
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