Comunità Alto Garda e Ledro. Il geometra Morandi resta commissario nonostante le avverse vicende giudiziarie.

Qualche tempo fa il geometra Gianni Morandi, sindaco di Nago Torbole e commissario della comunità Alto Garda e Ledro, aveva citato in giudizio i consiglieri comunali Eraldo Tonelli e Johnny Perugini perché svolgevano la funzione prevista della legge e perché esercitavano il sacrosanto diritto di controllo e critica all’interno dell’amministrazione comunale. Per la precisione aveva chiesto loro mezzo milione di euro. Il tentativo di ridurre sul lastrico i due consiglieri e di farli desistere dalla loro attività civica però è andato male. I giudici del Tribunale di Rovereto, in primo grado, hanno infatti stabilito che deve essere Morandi a risarcire Tonelli e Perugini e non viceversa.

Ritenendo che a fronte di tali travagliate vicende giudiziarie il geometra Morandi non fosse in grado di assicurare il corretto svolgimento delle funzioni di guida imparziale e democratica della comunità Alto Garda e Ledro, nel novembre scorso avevamo chiesto al Presidente Fugatti se intendesse revocare la nomina a commissario fatta poco tempo prima. La risposta è arrivata dall’assessore agli enti locali Mattia Gottardi, il quale ha dichiarato che l’amministrazione provinciale non è stata messa al corrente dell’azione giudiziaria attivata dal Sindaco di Nago Torbole nei confronti dei due consiglieri comunali. Ha inoltre specificato che il contenzioso, essendo di natura civilistica, non integra l’ipotesi di reato contro la pubblica amministrazione rilevante ai sensi dell’inconferibilità degli incarichi disciplinata dall’art 3 del D. Lgs. 39/2013.

Sotto il profilo giuridico la risposta non fa una piega. Sotto il profilo politico-amministrativo ci sarebbe invece molto da dire rispetto alla scelta dell’amministrazione provinciale di confermare la fiducia al geometra Morandi in un ruolo estremamente delicato come quello della gestione commissariale della comunità di valle dell’area gardesana. Non è infatti una questione giudiziaria o per lo meno non solo. È, a nostro avviso, innanzitutto questione di etica e opportunità. Considerazioni che dovrebbero necessariamente accompagnare tutte le nomine di tipo politico, e che, alla luce dei fatti esposti, non ci sembra i responsabili provinciali abbiano attentamente messo in campo per ciò che riguarda il ruolo commissariale affidato al sindaco di Nago Torbole. 

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Qui potete consultare il testo il testo integrale dell’interrogazione 3226/XVI del “Opportunità di revocare l’incarico a un commissario di comunità di valle” e la risposta della Giunta provinciale fornita il 1° febbraio 2022 e la risposta fornita dalla Giunta provinciale il 1° dicembre 2021.

P.S. Sulla vicenda siamo in attesa di ulteriori chiarimenti in ordine alle modalità di affidamento dell’incarico legale all’avvocato Natale Callipari con cui il geometra Morandi ha condotto la causa contro i due consiglieri (vedasi interrogazione 3277/XVI del 30 novembre 2021 “Richiesta di intervento dell’UMST della Provincia sull’operato del sindaco di Nago Torbole”)

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