Agenzia Regionale della Giustizia: la maggioranza non sa che pesci pigliare e tira lungo

È dal 2020 che in Trentino-Alto Adige si parla dell’Agenzia regionale della Giustizia, un’entità dai contorni piuttosto fumosi che dovrebbe gestire l’amministrazione dei tribunali nella nostra Regione. Per vederci chiaro il M5S aveva presentato una proposta di ordine del giorno che è stata discussa ieri dal Consiglio regionale. Nello specifico chiedevamo che la giunta illustrasse i possibili modelli presi in considerazione per realizzare l’Agenzia regionale della Giustizia,  comparandoli a strutture simili negli altri Paesi europei e in Canada.

Il presidente Arno Kompatscher, rispondendo anche per il suo collega Maurizio Fugatti, ha bocciato la proposta facendoci sapere che illustreranno a tempo debito (traduzione nostra: quando avranno uno straccio di qualcosa da presentare ci faranno sapere). A prescindere dall’evidente impreparazione, ci permettiamo di ricordare che alla fine della consiliatura manca meno di un anno e mezzo e che a livello di Consiglio regionale la maggioranza si è finora distinta nell’allungare i tempi. Non vorremmo che di questo andazzo a illustrare i modelli di Agenzia regionale della Giustizia fosse il successore di Fugatti.

Qui le altre proposte presentate in sede di assestamento del bilancio regionale.

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Segue il testo integrale della Proposta di ordine del giorno n. 1 collegata al disegno di legge n. 52/XVI “Rendiconto generale della regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol per l’esercizio finanziario 2021”

La legge regionale di stabilita’ 2021 (LR 16 dicembre 2020, n. 5), all’articolo 3 ha istituito l’Agenzia regionale della giustizia;

la LR 5/2020, ai commi 3, 4 e 5 dell’art.3, prevede un espresso coinvolgimento degli organi assembleari del Consiglio regionale tramite l’espressione di pareri obbligatori ancorchè non vincolanti: a) sull’atto organizzativo, il quale deve contenere le attività, i compiti e l’organizzazione dell’Agenzia, le modalita’ per l’utilizzo del personale  e  dei  beni  anche immobili e delle relative attrezzature della Regione, nonché i poteri di direttiva, indirizzo, sostitutivi e  di  controllo della Giunta regionale; b) sul programma annuale dell’attività da svolgere e sulla relazione sull’attività svolta; sugli accordi con lo Stato ai sensi dell’art.  1,  comma  7  del decreto  legislativo  7  febbraio  2017,  n.  16,  prima  della  loro approvazione;

nonostante numerose sollecitazioni, avanzate sia in aula che tramite interrogazioni a risposta scritta rivolte alla Giunta, con richiesta di sostanziare l’effettivo coinvolgimento degli organi assembleari del Consiglio regionale competente, ad oggi non si registrano né richieste di parere né relazioni di dettaglio sugli approfondimenti che sarebbero stati svolti dalla Giunta regionale in ordine alla predisposizione della bozza di atto organizzativo dell’Agenzia regionale della giustizia;

tra le interrogazioni si segnalano in questa sede la n.74 dell’8 febbraio 2021 e la n.99 dell’8 settembre 2021, quest’ultima ancora senza risposta;

nella relazione accompagnatoria al disegno di legge di iniziativa giuntale 41/XVI “Rendiconto generale della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol per l’esercizio finanziario 2020”, il Presidente della Giunta regionale specificava che il DEFR prevedeva anche un’analisi sull’opportunità di costituire un’Agenzia regionale per la Giustizia. A questo proposito, il Presidente sottolineava che erano state valutate le diverse forme di agenzia per la giustizia presenti in altri Paesi europei e non, così come i diversi modelli di agenzia disciplinati a livello nazionale e regionale/provinciale;

nella relazione accompagnatoria al disegno di legge di iniziativa giuntale 52/XVI “Rendiconto generale della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol per l’esercizio finanziario 2021”, il Presidente della Giunta regionale ha specificato che nel corso del 2021 sono stati analizzati i possibili modelli di Agenzia regionale della Giustizia, partendo dagli esempi di Agenzia della Giustizia realizzati in alcuni Paesi del Nord Europa ed in Canada e dagli esempi di Agenzie presenti sul nostro territorio. Il Presidente ha inoltre specificato che la Giunta Regionale, dopo aver analizzato i diversi scenari, ha avviato un percorso di confronto con gli attori coinvolti al fine di definire le caratteristiche precise del modello organizzativo prescelto;

tutto ciò premesso, il Consiglio regionale impegna il Presidente della Regione

  1. ad illustrare alla Commissione consiliare competente, entro 90 giorni dall’approvazione del presente ordine del giorno, i possibili modelli di Agenzia regionale della Giustizia sulla base delle valutazioni comparative realizzate rispetto alle agenzie presenti in altri Paesi europei e in Canada, e l’esito del confronto, ancorché interlocutorio, con gli attori coinvolti al fine definire il modello organizzativo da adottare in Trentino-Alto Adige/Südtirol.

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