Nel gennaio 2023 il Consiglio provinciale aveva approvato un ordine del giorno del M5S che impegnava la giunta provinciale “a promuovere, sentito il difensore civico, una campagna informativa da indirizzare alle persone con disabilità e alle associazioni che operano a sostegno di esse rispetto alla possibilità riconosciuta dalla legge al difensore civico di costituirsi parte civile nei procedimenti penali per reati commessi in danno di persona portatrice di minorazione fisica, psichica o sensoriale”. La buona (anzi, ottima) notizia è che il difensore civico, avvocato Gianna Morandi, ha già provveduto a prendere in mano la questione, muovendosi sia col Procuratore della Repubblica, Sandro Raimondi che col Coordinamento dei Difensori civici nazionale, al fine di determinare quali siano i margini che la Legge garantisce ai Difensori Civici per poter intervenire a favore delle persone disabili. Sulla questione a quanto pare verrà coinvolto anche il ministro della disabilità Alessandra Locatelli.
Il nostro ordine del giorno si propone di aumentare le tutele per le persone disabili vittime di reati. Il fatto che questo stesso atto possa aiutare a fare chiarezza a livello nazionale sui margini di intervento dei difensori civici rispetto a tale casistica ci rende orgogliosi, sebbene dal nostro punti di vista resti prioritario che la giunta trentina ponga in essere l’impegno assegnatole dal Consiglio, ovvero l’organizzazione di una campagna informativa che segnali alle persone affette da disabilità e alle loro organizzazioni, la possibilità di ricevere assistenza dal Difensore Civico in caso di reati che li vedano parte in causa.
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Segue il testo completo dell’ordine del giorno 627/XVI del 17 gennaio 2023 “Promuovere una campagna informativa per le persone con disabilità e per le associazioni a sostegno di esse” (originato dalla proposta di ordine del giorno 1/99/XVI del 17 gennaio 2023 a firma di Alex Marini) e la relativa nota del difensore civico Gianna Morandi.
A seguito del dibattito tenutosi in Aula sulla proposta di ordine del giorno n. 1 al disegno di legge n. 99/XVI il consiglio della PROVINCIA AUTONOMA DI Trento impegna il Presidente del Consiglio provinciale
a promuovere, sentito il difensore civico, una campagna informativa da indirizzare alle persone con disabilità e alle associazioni che operano a sostegno di esse rispetto alla possibilità riconosciuta dalla legge al difensore civico di costituirsi parte civile nei procedimenti penali per reati commessi in danno di persona portatrice di minorazione fisica, psichica o sensoriale.
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Nota del difensore civico Gianna Morandi del 29 marzo 2023
Preg.mi Signori
Walter Kaswalder, Presidente del Consiglio provinciale
dott. Giuseppe Sartori, Segretario Generale Consiglio provinciale
Oggetto: attuazione ordine del giorno (n. 627/XVI) avente ad oggetto “Promuovere una campagna informativa per le persone con disabilità e per le associazioni a sostegno di esse.”
Il Consiglio provinciale ha approvato nella seduta del 17 gennaio scorso l’ordine del giorno (n. 627/XVI) avente ad oggetto “Promuovere una campagna informativa per le persone con disabilità e per le associazioni a sostegno di esse”.
Il dispositivo dell’atto impegna il Presidente del Consiglio “a promuovere, sentito il difensore civico, una campagna informativa da indirizzare alle persone con disabilità e alle associazioni che operano a sostegno di esse rispetto alla possibilità riconosciuta dalla legge al difensore civico di costituirsi parte civile nei procedimenti penali per reati commessi in danno di persona portatrice di minorazione fisica, psichica o sensoriale.” L’indicata facoltà del Difensore civico è prevista dall’art. 36 della legge 104/92 (Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate). Ritengo doveroso informare sulle iniziative assunte da parte dello scrivente ufficio – per quanto di competenza – al fine di dare attuazione al citato ordine del giorno.
- A tali fini trasmetto, in allegato, la corrispondenza inviata all’Illustrissimo Procuratore della Repubblica dott. Sandro Raimondi in data 13 marzo scorso. Rilevo che nel corso di un primo incontro con il Procuratore della Repubblica – del 20 febbraio scorso – preso atto che manca una norma di raccordo che imponga, o almeno consenta, di portare in via ufficiale alla cognizione del Difensore civico la pendenza di un
procedimento penale in danno di soggetti disabili ex art. 36 legge 104/1992 e che tale lacuna normativa porta a vanificare la disciplina sopra indicata nella sua stringente valenza precettiva, è emersa la necessità – evidenziata dal Procuratore – di un approfondimento da parte dello scrivente ufficio relativamente ad alcuni profili della materia in esame afferenti – nello specifico – alla nozione di disabile nel multiforme processo classificatorio dell’handicap in un contesto connotato, peraltro, da evidente disorganicità normativa. Il parere – allegato alla richiamata corrispondenza del 13 marzo scorso – formerà oggetto di confronto con il Procuratore della Repubblica nel corso di un ulteriore incontro fissato per mercoledì 5 aprile p.v. I profili di interesse sono contenuti in particolare nei par. 3 e 4., riferiti nello specifico allo status di disabile quanto alla sua rilevanza ai fini della costituzione di parte civile del Difensore civico ex art. 36 legge 104/1992, nonché nel par. 5 quanto agli interventi normativi in materia di disabilità – nelle multiformi implicazioni ad essa connesse – in prospettiva “de iure condendo”. - Rilevo, inoltre, di avere coinvolto il Coordinamento dei Difensori civici – quale organismo associativo della Difesa Civica, nonché quale sede di confronto su problemi e questioni ad essa inerenti – al fine di affrontare in modo condiviso il tema in esame, di comune interesse, data la delicatezza dei profili involgenti a tutto tondo la tutela dei disabili a fronte delle indicate facoltà della difesa civica. Del resto anche altri Difensori civici si stanno occupando del tema sollecitati dalle associazioni di tutela dei soggetti portatori di handicap ed hanno preso contatti con gli uffici della locale Procura della Repubblica. Ai predetti fini il Presidente del Coordinamento – dott. Marino Fardelli, Difensore civico della Regione Lazio – ha chiesto un incontro con il Ministro per le disabilità dott.ssa Alessandra Locatelli finalizzato ad approfondire la questione in esame, tenuto, altresì, conto – in prospettiva de iure condendo – della legge delega in materia di disabilità (legge 22 dicembre 2021, n. 227). In particolare essa prevede (art. 1) che “Il Governo è delegato ad adottare, entro il 15 marzo 2024, nel rispetto dei princìpi e criteri direttivi di cui all’articolo 2, uno o più decreti legislativi per la revisione e il riordino delle disposizioni vigenti in materia di disabilità, in attuazione degli articoli 2, 3, 31 e 38 della Costituzione…”. Il Ministro ha, tra l’altro, già avuto contatti con il Vicepresidente del Coordinamento Avv.to Pecorari – Difensore civico della Regione Umbria – nel corso di un recente incontro a Perugia sul tema della disabilità. Anche in quella sede il collega umbro ha sottolineato l’opportunità di avviare un confronto con gli uffici del Ministero relativamente al tema della costituzione di parte civile del Difensore civico nei procedimenti penali che abbiano come vittime soggetti disabili, tenuto conto della differenziata classificazione dell’handicap e dell’esigenza di un’effettiva protezione dei soggetti deboli nel quadro delle garanzie costituzionali.
- Nulla vieta che il Consiglio provinciale approvi voti o progetti di legge (ex artt. 35 e 49 Statuto speciale, nonché 146 bis e 130 bis del Regolamento interno) sul tema, finalizzati a sollecitare il legislatore delegato a fare chiarezza relativamente al tema della disabilità nelle varie implicazioni ad essa connesse, al fine di semplificare e razionalizzare gli aspetti procedurali e organizzativi nel rispetto dei principi e criteri direttivi stabiliti dal legislatore delegante (art. 2 legge n. 227/2021), innestando, quindi, la facoltà del Difensore civico di costituirsi parte civile nei procedimenti penali in esame su basi normative chiare e lineari quanto a presupposti ed accertamento dell’handicap, superando le criticità normative evidenziate nell’allegato approfondimento.
Ciò premesso, direi, comunque, di attendere l’esito dell’incontro con il Procuratore della
Repubblica anche per quanto attiene le Sue valutazioni in ordine al quadro normativo di riferimento nella multiforme e composita classificazione dell’handicap e alla sua incidenza in ordine alla predetta facoltà del Difensore civico ex art. 36 legge 104/1992.
A disposizione per ogni chiarimento, porgo un cordiale saluto.
– IL DIFENSORE CIVICO Gianna Morandi –
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One Reply to “Iniziativa del M5S trentino porta a sollecitare il ministro della disabilità per l’attuazione della misura normativa che consente al Difensore civico di costituirsi parte civile nel processo penale a fianco delle persone disabili”