La maggioranza nega l’obbligo di pubblicazione dei contributi alle società sportive, senza nemmeno spiegare il perché

Parafrasando l’infausto Baldur von Schirach, si può dire che quando i nostri governanti sentono la parola trasparenza mettono mano alla pistola. L’ultimo esempio di questa tendenza a “sopire, troncare, troncare, sopire“, l’abbiamo avuta in Consiglio provinciale un paio di settimane fa. Si discuteva la legge sui contributi pubblicitari alle società sportive e noi ne avevamo approfittato per presentare un ordine del giorno per chiedere che la Provincia informasse queste ultime in merito agli obblighi di pubblicazione delle sovvenzioni e dei contributi ricevuti nel corso dell’anno, mettendo a disposizione lo spazio web adeguato per garantire pubblicità a questi dati. Si sarebbe trattato di dar seguito a una legge nazionale, garantendo il rispetto della trasparenza minima necessaria quando si parla di denaro pubblico. Non sorprenderà nessuno sapere che la maggioranza provinciale ha reagito bocciando l’ordine del giorno. Con quale motivazione? Nessuna. Semplicemente da quell’orecchio non ci sentono e non ci vogliono sentire, quindi se c’è un obbligo di pubblicazione dei contributi ricevuti dalle società sportive gridano “me ne frego!”, forse in ossequio ad un signore che ha fatto grandi danni all’Italia ma che dalla loro parti è ancora molto popolare (indizio: non è Achille Lauro) e la chiudono così… eia, eia, eia, alalà!

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La destra trentina dice (ancora) no alla trasparenza sulle procedure di nomina nelle società partecipate

Nell’ultima sessione consiliare mi sono trovato nuovamente ad affrontare la grave emergenza democratica rappresentata dalle procedure di nomina dei componenti dei consigli di amministrazione delle società partecipate. Si tratta di una problematica che si trascina dalle scorse legislature e che la destra trentina non pare interessata a risolvere ma solo ad approfittarne.

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Piano di Prevenzione della Corruzione 2021-2023: ecco cosa serve fare per un Consiglio provinciale più trasparente e più efficiente

A partire dal 2012 l’Italia ha intrapreso un percorso evolutivo per la prevenzione dei fenomeni corruttivi all’interno della pubblica amministrazione imprimendo così un netto cambio di rotta rispetto al passato. Anche su sollecitazione degli organismi internazionali, il nostro Paese ha deciso di passare da un approccio basato esclusivamente sulle azioni repressive ad un approccio radicalmente differente, seguendo la strada della prevenzione. Tale scelta ha determinato l’introduzione di una serie di iniziative di prevenzione della corruzione e di potenziamento della trasparenza all’interno di tutte le pubbliche amministrazioni del Paese, comprese quelle delle Regioni autonome e a Statuto speciale, dunque anche per ciò che riguarda il Consiglio provinciale trentino.

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Consigli per la Salute: approvato emendamento per informare i cittadini sulle politiche sanitarie territoriali

La sessione consiliare della legge di stabilità provinciale 2021 è stata indubbiamente amara di soddisfazioni. Le proposte del M5S andavano tutte nella direzione del rafforzamento delle politiche di sviluppo equo e sostenibile e dell’efficientamento della pubblica amministrazione e non prevedevano impegni di spesa significativi. Nonostante questo sono state rigettate senza alcun confronto da parte della giunta. Tutti gli emendamenti sono stati bocciati, così come le tre proposte di ordine del giorno (progetto di gestione del fiume Chiesepiano provinciale per la banda largamanutenzione ordinaria della strada provinciale SP241 di Riccomassimo verso la Lombardia). Due sole le eccezioni: un emendamento in materia sanitaria e un emendamento in materia di referendum.

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Diversamente trasparenti: ecco come politica e gli uffici provinciali rendono difficile controllare cosa fanno

Nelle settimane scorse avevo evidenziato la contraddittorietà della prassi vigente in Consiglio provinciale circa le modalità di approvazione e di gestione dei verbali delle sedute di commissione. L’attuale prassi, giustificata con un’interpretazione restrittiva del regolamento, prevede che i verbali delle sedute commissioni sono pubblici, ma che per averne copia bisogna rivolgersi alla segreteria generale del Consiglio. L’altro aspetto singolare è che i verbali non vengono approvati nella seduta successiva o in tempi relativamente brevi, ma addirittura con una media di 5-6 mesi di ritardo rispetto allo svolgimento della seduta.
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Niente pubblicazione dei processi verbali delle commissioni consiliari. I consiglieri provinciali continueranno a fare comunella fra di loro

La trasparenza è quella cosa della quale a tanti piace parlare ma che in pochissimi praticano, in special modo se hanno ruoli di potere. Lo sa bene chi deve consultare dati o documenti e si trova di fronte muri insormontabili.  Continua a leggere “Niente pubblicazione dei processi verbali delle commissioni consiliari. I consiglieri provinciali continueranno a fare comunella fra di loro”

Il M5S trentino apre la strada all’informatizzazione del processo legislativo provinciale

La pubblica amministrazione non può pensare di promuovere e incentivare la digitalizzazione del settore privato senza dare per prima il buon esempio. Questo è il ragionamento che sta alla base di un emendamento da me presentato al disegno di legge sull’emergenza Covid-19 (55/XVI) ed approvato dal Consiglio provinciale. Si tratta dell’inizio di un percorso il cui fine ultimo è arrivare informatizzare completamente gli iter interni di Giunta e Consiglio attraverso l’introduzione di standard informatici da utilizzare nell’attività legislativa ma anche nella scrittura, archiviazione, pubblicazione e gestione degli atti politici.
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Rigettati tutti gli emendamenti per un Consiglio provinciale più trasparente

Centrodestra e centrosinistra vogliono introdurre tecnologie telematiche nei lavori del Consiglio provinciale di Trento … ma non troppo. Vogliono modernizzare solo quello che fa comodo a loro. La dimostrazione è che, in modo compatto e senza alcun distinguo, i consiglieri di Lega e cespugli, PD e PATT hanno espresso voto contrario a tutti gli emendamenti che presentati dal M5S (confinato nel gruppo Misto) alla proposta di modifica del Regolamento interno. Prima del voto, invece, una parte degli emendamenti erano stati brutalmente tagliati dal Presidente del Consiglio provinciale che ne aveva decretato la “non ammissibilità”. Continua a leggere “Rigettati tutti gli emendamenti per un Consiglio provinciale più trasparente”

Regolamento interno del Consiglio. Con la scusa del Covid-19 si comprimono gli spazi di confronto democratico

Nei giorni scorsi la conferenza dei capigruppo ha concordato una proposta di modifica del Regolamento interno del Consiglio provinciale che verrà votata dall’aula domani, giovedì 16 aprile. Hanno previsto l’introduzione della possibilità di svolgere le sedute consiliari in videoconferenza e con strumenti telematici per l’esercizio del voto. Il M5S non è stato invitato ai lavori e per questo sono dovuto intervenire ex post tramite emendamenti. Continua a leggere “Regolamento interno del Consiglio. Con la scusa del Covid-19 si comprimono gli spazi di confronto democratico”

Trasparenza: è ora di rendere completamente pubblici i verbali delle commissioni consiliari

In democrazia i verbali delle sedute delle commissioni consiliari dovrebbero essere pubblici e liberamente consultabili da parte di tutti i cittadini. Nella civilissima e avanzata Provincia di Trento però non è così. O meglio, i verbali sono pubblici in teoria ma in pratica non tutti lo sono davvero, perché a quelli delle sedute di commissione è possibile accedere solo dopo essere passati per un’esplicita richiesta alla segreteria di competenza. È una situazione ingiustificata e che per tanto va “normalizzata”. A tal fine ho presentato un’interrogazione che spero potrà indurre chi di dovere a riportare le cose nell’alveo della democrazia moderna, rendendo pubblici e quindi consultabili anche i verbali delle varie commissioni provinciali. Continua a leggere “Trasparenza: è ora di rendere completamente pubblici i verbali delle commissioni consiliari”