Presentato oggi un Question Time del M5S per far luce sul funzionamento del fondo di solidarietà per i familiari delle vittime di incidenti mortali sul lavoro. I dati forniti dall’assessore Spinelli dicono che in 10 anni, tramite questa legge sono stati erogati 138.805 euro euro, a fronte di un un totale di 10 famiglie che sono riuscite ad accedere al beneficio (nel dettaglio, 2012: erogati 65.212 euro a 4 nuclei familiari; 2013: erogati 44.947 euro a 4 nuclei familiari; 2016: erogati 14.269 a 1 nucleo familiare; 2019: erogati 14.377 euro a 1 nucleo familiare). Nello stesso periodo di tempo la quantità di morti e feriti sul lavoro in Trentino è molto alta, tanto che siamo considerati in zona rossa per incidenza infortunistica.
Pur rimarcando come ci siano voluti 5 mesi per avere i dati riteniamo positivo che alla fine essi siano stati resi pubblici. Appare altresì evidente come sia necessario lavorare per aumentare gli indennizzi alle famiglie che subiscono la perdita di una persona cara per morte sul lavoro. Vista l’esiguità degli importi erogati, è necessario utilizzare risorse per sviluppare azioni di prevenzione, come il M5S ha proposto in passato tramite un disegno di legge ad hoc (119/XVI).
Per completezza ricordiamo che, nel solo 2021 in Italia ci sono state 555.236 denunce di infortunio sul lavoro. Gli infortuni in itinere sono invece stati 80.389. I morti sul lavoro denunciati all’Inail ammontano a 1.221. I dati riguardanti il Trentino-Alto Adige fanno riferimento al periodo gennaio 2021-settembre 2021 ma anche qui i numeri sono preoccupanti. Gli incidenti mortali sul lavoro sono stati 19, con un indice di incidenza sugli occupati del 38,8. Secondo l’osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering che ha elaborato i dati Inail, dal gennaio 2021 al settembre 2021, il Trentino-Alto Adige era ottavo in Italia nella graduatoria di incidenza degli infortuni mortali (esclusi quelli in itinere). Per ciò che riguarda il 2022 tale valutazione è persino peggiorata e il Trentino-Alto Adige è finito direttamente in zona rossa, la peggiore, con un’incidenza infortunistica superiore al 125% della media nazionale (pari a 1,4 morti ogni milione di lavoratori).
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Segue il testo dell’Interrogazione n. 3610/XVI a risposta orale immediata “Dati sui beneficiari del fondo di solidarietà per i familiari delle vittime di incidenti mortali sul lavoro o in attività di volontariato” del 31 marzo 2022
Tramite l’interrogazione n.3134/XVI depositata in data 25.10.2021 e allo stato ancora senza risposta, si chiedeva al presidente della Provincia se intendesse produrre elaborazioni statistiche che dessero conto del numero e della tipologia di beneficiari del fondo di solidarietà per i familiari delle vittime di incidenti mortali sul lavoro o in attività di volontariato, istituito con legge provinciale, 6 ottobre 2011, n. 13. Si chiedeva inoltre di sapere se fosse mai stata effettuata alcuna valutazione in merito all’efficacia del predetto fondo. Tutto ciò premesso si interroga il presidente della Provincia per sapere a quanto ammonti il numero dei beneficiari del fondo di solidarietà per i familiari delle vittime di incidenti mortali sul lavoro o in attività di volontariato e a quanto ammontino i contributi concessi nell’ambito dello stesso dalla data di istituzione a quella di deposito del presente atto.
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6 Replies to “Trentino in zona rossa per i morti sul lavoro, il fondo di solidarietà per le famiglie delle vittime deve essere ampliato e migliorato”