Come forse ricorderete dall’anno scorso mi sono impegnato per ottenere la visione in chiaro delle sedute del Consiglio provinciale oscurate con estrema solerzia durante ogni parentesi elettorale (int 861/XVI – video), con tanto di comiche giravolte da parte degli uffici stampa afferenti all’ente pubblico di colpo costretti a non citare nemmeno per nome e cognome chi parla in Consiglio (del tipo, “Alex Marini ha affermato…” diventa “il consigliere del M5S ha affermato…”).
Consapevole delle difficoltà ad ottenere ascolto all’interno del Consiglio provinciale su una questione simile, per sbrogliare la matassa nei mesi scorsi mi ero dovuto rivolgere all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom). C’è voluto tempo ma alla fine il risultato l’abbiamo ottenuto. È risultato infatti che l’interruzione della trasmissione della diretta streaming e della diretta televisiva delle sedute del Consiglio provinciale nei cosiddetti periodi di par condicio in occasione di consultazioni elettorali e referendarie è una scelta che non trova alcuna giustificazione normativa. Questo è quanto ha riferito Agcom in una parere formulato su mia richiesta dopo che per anni i consiglieri provinciali si erano rassegnati o avevano scelto consapevolmente di svolgere sedute senza rispettare il requisito minimo di pubblicità dei lavori consiliari.
In sintesi, Agcom ritiene che la trasmissione integrale delle sedute degli organi consiliari delle amministrazioni locali non rientri, in via generale, nella fattispecie della comunicazione istituzionale che deve essere vietata. Al contrario, la diretta streaming via web e sui canali tv convenzionati delle sedute consiliari può avvenire anche nel corso della campagna elettorale e/o referendaria. Questo vale sia per le sedute del consiglio provinciale ma naturalmente anche per le sedute dei consigli comunali. Le condizioni essenziali che devono essere soddisfatte sono che la trasmissione sia integrale e che sia rappresentata l’intera compagine politica. Unica eccezione prevista, che alla medesima seduta consiliare non partecipino soggetti candidati, in quanto risulta evidente il rischio “di fornire, anche in forma indiretta, indicazioni o preferenze di voto”. Effettivamente questo è una caso particolare che molto probabilmente si verificherà per qualche seduta dei prossimi Consigli provinciali ma, per quanto discutibile nel merito e nel metodo, si tratta comunque di un’eccezione che non si dovrebbe ripetere troppo frequentemente.
PS. Il tema l’ho posto direttamente al Presidente del Consiglio Walter Kaswalder nell’interrogazione 1310/XVI dell’8 aprile 2020 (aggiornamento al 9/4/20)
Di seguito il parere integrale ricevuto da Agcom e che nei giorni scorsi ho provveduto a inoltrare all’ufficio stampa del Consiglio provinciale:
7 Replies to “Diretta streaming delle sedute del Consiglio provinciale: grazie al M5S mai più sedute oscurate, nemmeno nel periodo elettorale”