Il M5S sollecita la Provincia a procedere con l’istituzione di un fondo a sostegno degli infortuni sul lavoro

Nei giorni scorsi il M5S trentino ha presentato un’interrogazione per fare chiarezza sulla tipologia e il numero di sanzioni comminate in Provincia per violazioni delle norme in fatto di igiene e sicurezza sul lavoro, ma soprattutto per capire come vengano contabilizzate e spese le risorse che ne derivano, nell’ottica del finanziamento di un fondo a tutela dei lavoratori dipendenti e autonomi del Trentino.

Il 27 ottobre scorso il tribunale di Trento ha condannato il titolare di un’impresa di taglio piante per aver cercato di occultare un infortunio mortale avvenuto nei boschi di Sagron Mis. La vittima, un lavoratore in nero che dopo essere stato colpito da un cavo era stato sbalzato per una ventina di metri con gravissime lesioni. Invece di prestare i soccorsi del caso, avvertendo tempestivamente le autorità, l’imprenditore aveva dato ordine di trascinare il ferito fuori dal cantiere di taglio, e solo a quel punto aveva provveduto a segnalare l’evento, dichiarando di non conoscere la persona che lui stesso aveva assunto. Si tratta di una vicenda che illustra con estrema chiarezza le problematiche connesse agli infortuni sul lavoro e alla violazione delle norme a tutela della sicurezza dei lavoratori e che porta alla ribalta una volta di più la necessità di intervenire in maniera più efficace rispetto a questa piaga.

Da tempo il M5S si batte affinché la Provincia di Trento, come previsto dalle leggi nazionali e come già avvenuto in Alto Adige, provveda a istituire un fondo per la sicurezza sui luoghi di lavoro finanziandolo con le risorse reperite dalle multe comminate a chi viola le norme poste a tutela dei lavoratori. Sul tema era stata approvata una risoluzione che riprendeva i contenuti di una nostra proposta che ha dato mandato alla Provincia a provvedere ad un utilizzo finalizzato delle risorse derivanti dalle sanzioni a seguito di violazione delle norme antinfortunistiche e valutare in tal senso l’istituzione di un fondo per la sicurezza sul lavoro. In coerenza con tale impegno e per evitare che tutto cada nel dimenticatoio, abbiamo infine formulato un nostro Disegno di Legge (119/XVI) di prossima discussione in Consiglio.

Con l’interrogazione 3148/XVI presentata il 26 ottobre scorso aggiungiamo un ulteriore tassello, chiedendo di rendere pubblico a quanto ammontino le multe comminate in Trentino ogni anno per violazione delle norme sulla sicurezza e come esse vengano spese. Quei soldi dovrebbero servire ad evitare infortuni anche gravissimi e a scongiurare morti, invece a oggi non si sa bene che fine facciano finendo nel calderone della spesa pubblica.

Sul tema sono state presentate anche le seguenti interrogazioni:

  • 3134/XVI del 25-ott-2021 “Funzionamento del fondo di solidarietà per i familiari delle vittime di incidenti mortali sul lavoro o in attività di volontariato”
  • 3148/XVI del 26-ott-2021 “Sanzioni comminate dalla Provincia per le violazioni delle norme in materia di sicurezza ed igiene del lavoro”
  • 3161/XVI del 28-ott-2021 “Riparto delle somme derivanti dal d.l. n. 146 del 2021 all’Ispettorato nazionale del lavoro e alle Aziende sanitarie locali”

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Relazione illustrativa del disegno di legge

Testo del disegno di legge

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Segue testo integrale dell’interrogazione 3148/XVI a risposta scritta Sanzioni comminate dalla Provincia per le violazioni delle norme in materia di sicurezza ed igiene del lavoro

L’art. 13, c. 6, del decreto legislativo 9 aprile 2008 , n. 81 “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” prevede che l’importo delle somme che l’ASL, in qualità di organo di vigilanza, ammette a pagare in sede amministrativa per i reati in materia di sicurezza e di igiene del lavoro ai sensi dell’articolo 21 del d. lgs. 758/1994, integra l’apposito capitolo regionale per finanziare l’attività di prevenzione nei luoghi di lavoro svolta dai dipartimenti di prevenzione delle AA.SS.LL.;

il comma 8 del successivo art. 14 prevede che le somme pagate per le sanzioni in materia di contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori vadano ad incrementare l’apposito capitolo regionale per finanziare l’attività di prevenzione nei luoghi di lavoro;

Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per sapere

  1. il numero e le tipologie delle sanzioni comminate per le violazioni delle norme in materia di sicurezza ed igiene del lavoro dall’entrata in vigore del d. lgs. 81/2008 ad oggi;
  2. l’ammontare complessivo delle sanzioni comminate nonché la modalità con cui sono state contabilizzate nel bilancio provinciale ai fini del finanziamento dell’attività di prevenzione nei luoghi di lavoro;
  3. le modalità con cui sono state impiegate le risorse introitate con il pagamento delle sanzioni previste dal d.lgs. 81/2008;

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